25 aprile, alta tensione a Roma tra pro Palestina e brigata ebraica. Sassi sui cronisti
25 aprile, alta tensione a Roma tra pro Palestina e brigata ebraica. Sassi sui cronisti
I due cortei sono quasi venuti in contatto, ma sono stati immediatamente separati dalle forze dell'ordine grazie anche ai fumogeni sparati dagli agenti in assetto antisommossa

di redazione Roma 25/04/2024 08:44

Alta tensione a Roma, davanti al monumento della Piramide, tra i manifestanti del corteo Pro Palestina e quello della brigata ebraica. Divise dalle forze dell'ordine i due cortei sono quasi venuti in contatto, ma sono stati immediatamente separati grazie anche a dei fumogeni sparati dagli agenti in assetto antisommossa.

"Fuori i genocidi dalla storia con la resistenza sempre". Questo lo striscione che apre la manifestazione dei movimenti antagonisti e quelli in favore della Palestina in piazza di Porta San Paolo, a Roma. Erano circa 300 i partecipanti al presidio ai giardini di fronte alla stazione metropolitana di Piramide e del collegamento con Ostia, attorniati da una folta presenza delle Forze dell’Ordine con una decina di blindati. Dall’altro lato di viale Ostiense, davanti alle lapidi dei partigiani alcune centinaia di rappresentanti della comunità ebraica e della "Brigata ebraica". Ad un certo punto, intorno alle 8 e cinque minuti, come si fossero dati appuntamento sono cominciati gli insulti, il lancio di petardi e le grida. "Sono quelli che hanno buttato le bombe", hanno accusato gli uni e lo stesso hanno fatto gli altri. Saranno poi forse le immagini delle telecamere della polizia a chiarire. "Free, Free Palestine".

Alcuni sassi sono stati lanciati verso il gruppo di cronisti, fotografi e cameramen che riprendevano la mobilitazione della Brigata ebraica. Nello stesso momento un militante della comunità ebraica ha provato a forzare il cordone della polizia per raggiungere il presidio della manifestazione Pro Palestina. Subito è stato bloccato da alcuni agenti e da altri suoi amici.

Scattato il piano sicurezza

E' massima l'attenzione per le celebrazioni del 25 aprile, con piazze ancor più divise quest'anno dal conflitto in Medio Oriente. A Roma il piano sicurezza è entrato nel vivo già nella serata di ieri 24 aprile. Sotto osservazione l'area di Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana, dove questa mattina 25 aprile alle 8 la Brigata ebraica deporrà una corona di fiori. Circa duecento le persone attese, tra cui esponenti di spicco della comunità. Alla stessa ora, a pochi metri di distanza, si sono dati appuntamento studenti palestinesi, movimenti, antagonisti e collettivi universitari per una manifestazione "antifascista e antisionista". Sono circa duemila i partecipanti attesi, invece, al tradizionale corteo dell'Anpi che partirà alle 10 da Largo Bompiani e arriverà a Porta San Paolo, dove sarà allestito un palco per gli interventi, tra cui quello di Roberto Salis. 

Piantedosi: ottimi livelli di sicurezza nelle università

In un question time alla Camera il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato che il "proficuo e costante" dialogo tra le forze di polizia e le istituzioni universitarie ha consentito di assicurare finora "ottimi livelli di sicurezza". Il titolare del Viminale ha però ricordato che un "pilastro" del disegno di legge del governo sulla sicurezza, all'esame delle commissione Affari costituzionali della Camera, "è dedicato alla tutela degli operatori di polizia durante lo svolgimento dei loro compiti. Si tratta di misure, soprattutto queste ultime, che ho fortemente voluto e che ritengo non più procrastinabili, come anche i fatti di ieri a Torino dimostrano".