M.O., Israele attacca l'Iran: azione limitata. Raid anche in Siria e Iraq
M.O., Israele attacca l'Iran: azione limitata. Raid anche in Siria e Iraq
Esplosioni nella base militare di Isfahan. Teheran: neutralizzati tutti i droni, nessun missile. Gli Usa informati prima dell'attacco

19/04/2024 07:32

Alla fine Israele ha reagito. Ha sferrato un attacco militare contro l'Iran alle prime luci dell'alba, intorno alle 4.30 del 19 aprile. Almeno tre diverse esplosioni sono state denunciate nei pressi nella base militare di Isfahan, nel Sud del Paese. Teheran, che ha subito disposto l'allarme aereo e le massime misure di sicurezza su tutto il territorio e i cieli nazionali, ha reso noto tramite le fonti di informazioni statali che tutti i siti nucleari risultano al sicuro e che "sono stati neutralizzati tutti i droni", smentendo prime informazioni che accreditavano anche un attacco con missili. E ha riferito che "non risultano allo stato vittime nè danni particolari".  Finora i media iraniani non citano Israele come responsabile dell'attacco militare, avvenuto nel giorno dell'85esimo compleanno dell’ayatollah Khamenei.

Tel Aviv, per parte sua, nelle prime conferma di media e autorità statali, ha sottolineato che l'offensiva rappresenta un contrattacco "limitato" all'aggressione subita dall'Iran nei giorni scorsi e diretto contro "una minaccia all'esistenza del nostro Paese". Israele non ha disposto finora misure di sicurezza particolari al proprio interno: lo spazio aereo non è stato chiuso, nè è stata disposta la chiusura di scuole e uffici pubblici per la giornata. Fonti della difesa statunitense hanno fatto sapere che gli Stati Uniti "sono stati informati da Israele" della decisione di attaccare all'alba ma "in alcun modo lo hanno avallato".

Colpita una base militare

La base militare colpita da tempo ospita la flotta iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979. Inoltre, Isfahan ospita anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso quello sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da presunti attacchi israeliani. Tuttavia, la televisione di Stato di Teheran ha detto che tutti i siti della zona sono "completamente in sicurezza".

Attacchi anche in Siria

Israele ha lanciato un raid aereo nel sud della Siria in concomitanza con l'attacco avvenuto in Iran. Lo ha annunciato l'agenzia di stampa siriana "Sana". I rapporti delle fonti locali affermano che gli attacchi aerei avevano preso di mira le posizioni dell'esercito siriano nei governatorati di Suwayda e Daraa, nel sud della Siria. I raid nel sud della Siria includono gli aeroporti di Al-Thaala ad As-Suwayda, Azra e Al-Thaalaha. È stato preso di mira anche un battaglione radar situato tra la città di Ezra e il villaggio di Qarfa, sempre nel sud del Paese.

Raid aerei israeliani anche in Iraq

Raid aerei sono avvenuti nella notte anche su obiettivi in Iraq. Secondo quanto riportano i media iracheni, in concomitanza con l'attacco israeliano condotto con tre droni su Isfahan, in Iran, in risposta all'attacco di sabato scorso su Israele, sono avvenuti raid aerei anche nel sud della Siria e nel nord dell'Iraq. In quest'ultimo Paese in particolare residenti a Erbil e Mosul, hanno riferito di aver sentito il rumore degli aerei da combattimento questa mattina presto.

Tajani: nessuna criticità per italiani che vivono in Iran

"Ho appena parlato con la nostra ambasciatrice in Iran e sto seguendo gli sviluppi della situazione a seguito delle esplosioni notturne a Isfahan. Ne parleremo con i ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani. Al momento nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Attacco e conrattaco, il lungo braccio di ferro tra Israele e l'Iran

L'attacco arriva in ritorsione al raid iraniano dello scorso fine settimana, quando centinaia di droni e missili sono stati lanciati da Teheran contro Israele in risposta all'attacco contro un consolato iraniano in Siria, che ha ucciso sette ufficiali, tra cui due generali, del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana. Gli Stati Uniti e altri alleati di Israele da allora hanno esortato il premier, Benjamin Netanyahu, a dar prova di moderazione in ogni possibile risposta all'Iran e hanno affermato che non avrebbero preso parte ad alcun attacco di ritorsione israeliano.