Inflazione, Istat: a marzo risalita all'1,3%
Inflazione, Istat: a marzo risalita all'1,3%
Dopo lo stop di febbraio, l'inflazione torna a salire a marzo. Secondo le stime preliminari Istat, aumenta dello 0,1% su base mensile e dell'1,3% su base annua (da +0,8% del mese precedente). Prezzi dei prodotti del carrello della spesa in frenata da +3,4% a +3%

29/03/2024 12:46

A marzo l'inflazione aumenta dello0,1% su base mensile e dell`1,3% su base annua da +0,8% del mese precedente. È la stima preliminare diffusa dall'Istat. L’accelerazione risente dell’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici (-10,8% da -17,3% di febbraio), sia per la componente regolamentata che non regolamentata.

Incide poi, in misura minore, anche la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,4%); per contro, registrano un rallentamento quelli dei Beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%) e dei Tabacchi (da +2,6% a +1,9%).Nel mese di marzo l`"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,3% a +2,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6%a +2,5%. La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione meno marcata (da -0,9% a -0,1%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,9% a +3,0%), determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,1 punti percentuali, dai +3,8 di febbraio).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +3,4% a +3%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d`acquisto (da +2,8%di febbraio a +2,7%).L`aumento congiunturale dell`indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti dovuta anche a fattori stagionali (+1,4%), dei beni alimentari lavorati e dei beni energetici regolamentati (+0,7% entrambi) e dei Beni non durevoli (+0,4%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,9%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,7%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta di 1,2% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il Nic non tiene conto, e dell`1,3% su base annua (da +0,8% di febbraio).

Carrello della spesa in frenata, prezzi +3%

 Frenano, a marzo, i prezzi dei prodotti del carrello della spesa. Secondo le stime dell'Istat i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +3,4% a +3%.In frenata anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d`acquisto da +2,8% di febbraio a +2,7%.