Rubati i  file dei dirigenti top, giallo all'Europol
Rubati i file dei dirigenti top, giallo all'Europol
Sottratti prima del settembre 2023 i fascicoli cartacei con dati sensibili del Direttore Esecutivo, Catherine De Bolle, e dei suoi tre vicedirettori. Non si sa né chi li abbia trafugati né per quali scopi.

di Giampiero Di Santo 27/03/2024 18:21

La scomparsa di file contenenti dati sensibili sui vertici dell’Europol ha innescato una crisi dell’Agenzia europea di polizia. Si pensava che fossero custoditi sotto chiave e in una stranza segreta nel quartiere generale dell’Aja, ma la scorsa estate è andato perduto un gruppo di file altamente sensibili contenenti le informazioni personali dei massimi dirigenti delle forze dell’ordine.  Da allora l’Agenzia si è trovata al centro di un giallo,

File spariti prima del settembre 2023

Secondo una nota interna di Europol e alcune conversazioni tra l’attuale staff e quello precedente i fascicoli cartacei personali di Catherine De Bolle, direttore esecutivo, e di altri ufficiali ai massimi livelli sono spariti prima del settembre 2023.  “Il 6 di quel mese, la Direzione di Europol è stata informata che i file cartacei di molti componenti dello staff erano scomparsi, spiega la nota. “Quando sono stati controllati tutti i registri dell’Agenzia, è venuto fuori che altri file erano spariti”.

Fitto scambio di corrispondenza tra i vertici di Europol

L’incidente è stato al centro di un fitto scambio di corrispondenza e di una serie di colloqui nella sede dell’Aja, per capire come i file siano andati perduti e soprattutto come sia stato possibile che il comando centrale della Polizia europea si sia trovato al centro di un disastro del genere. "Considerato il ruolo di Europol come autorità chiamata a garantire il rispetto della legge, la scomparsa di file personali dei dirigenti generali costituisce un  grave incidente che mette in pericolo la  sicurezza e i dati personali”, si legge in un messaggio interno datato 18 settembre.

Parte dei file ritrovata all’Aja in un luogo pubblico

Europol è una delle più grandi agenzie europee e coordina le più importanti indagini e operazioni internazionali delle polizie nazionali europee, con partner come l’Interpol e il Federal Bureau of Investigation degli Stati Uniti. Secondo Politico.com, che ha contattato uffciali top di Europol a conoscenza dell’accaduto, alcuni dei file perduti sono stati ritrovati da un cittadino olandese in un luogo pubblico all’Aja e poi portati alla stazione di polizia del posto.  Non è chiaro  per quanto tempo siano stati smarriti né perché siano stati presi.  Il  portavoce, Steven Van Santen, ha dichiarato che “la Polizia dell’Aja è stata coinvolta in alcuni dettagli connessi a un’indagine interna in corso in Europol”.

Le informazioni su De Bolle e tre suoi vicedirettori

I file personali riguardavano De Bolle e tre suoi vicedirettori, Jürgen Ebner, Andrei Lin?a e Jean-Philippe Lecouffe. I file gestiti dalle Risorse umane possono contenere informazioni su stato di servizio, addestramento, date di nascita, stato civile, dipendenti, indirizzi e altre informazioni.

L’italiano Bettin, capo delle Risorse umane, cerca lavoro

Dopo l’incidente, il capo delle Risorse umane dell’Agenzia, Massimiliano Bettin, è stato posto in congedo amministrativo. Una nota interna di Europol spiega che “considerato questo scenario il capo delle risorse umane non sarà disponibile fino a nuova comunicazione” e ha aggiunto che l’attuale capo del Dipartimento dell’amministrazione assicurerà la continuità di gestione dell’ufficio. Bettin, contattato, ha fatto sapere a Politico di non potere fare commenti e dal suo profilo Linkedin si apprende che è in cerca di un nuovo lavoro.  Bettin, che è stato maresciallo della Polizia Italiana, era a capo delle Risorse umane di Europol dal 2016, e aveva il controllo su un totale di oltre 1400 dipendenti. Secondo alcune fonti i file sarebbero stati sottratti proprio per danneggiare Bettin, in un contesto di conflitti interni all’agenzia.

I no comment di Edps e dell’Ufficio stampa Europol

L’incidente è stato notificato all’Edps, il Supervisore europeo per la protezione dei dati, che non ha voluto commentare. Anche l’ufficio stampa di Europol ha fatto sapere di non poter commentare questioni interne.