I ricavi di YouTube negli ultimi 12 mesi hanno superato per la prima volta i 50 miliardi di dollari (46 mld di euro), fra abbonamenti e pubblicità, confermando il portale video come una delle galline dalle uova d’oro di Google.
Il dato arriva insieme alla trimestrale dell'intero gruppo Alphabet diffusa nella tarda serata di martedì: «un altro grande trimestre» a detta del ceo Sundar Pichai, mentre l'intelligenza artificiale, almeno per ora, non sta facendo altro che potenziare tutte le attività del gigante americano. I ricavi consolidati di Alphabet sono cresciuti del 15% a 88,3 miliardi di dollari (81,3 mld di euro), mentre l'utile netto è aumentato del 34% a 26,3 miliardi di dollari (24,2 mld di euro).
Una tappa storica
In particolare YouTube, è stato lungamente citato da Pichai durante la conference call con gli analisti che, giustamente, ha indicato i 50 miliardi come una tappa storica: nel singolo trimestre chiuso a settembre, i ricavi pubblicitari del portale sono aumentati di 969 milioni di dollari rispetto all’anno precedente, +12,2%, per un totale di 8,9 miliardi di dollari. Nei nove mesi l'incremento è stato di 3,4 miliardi fino a 25,6 miliardi di dollari.
A queste si aggiungono i ricavi da abbonamenti per servizi per lo più presenti solo negli Usa di cui però non si ha il dettaglio. Sono indicati, però, come importanti: «Insieme, YouTube Tv, Nfl Sunday Ticket e YouTube Music Premium stanno guidando la crescita degli abbonamenti per la piattaforma», ha detto Pichai. «E ci stiamo concentrando sull'esperienza del soggiorno con Multiview, e una nuova opzione con cui i creator possono organizzare i contenuti in episodi e stagioni, simile alla tv tradizionale».
Più vicino alla tv tradizionale
Quella che è stata la piattaforma che ha innovato il modo di fare e fruire video si sta insomma appropriando anche di modalità tradizionali per inserirsi ancora di più sugli schermi televisivi. Philipp Schindler, chief business officer di Google, ha spiegato che le visualizzazioni di YouTube stanno crescendo «con particolare forza sugli Shorts e in salotto» e «oltre 70 miliardi di YouTube Shorts vengono guardati ogni giorno». Anche su questi, ovviamente, il gruppo sta lavorando per migliorare la monetizzazione che «continua a mostrare un sano tasso di crescita».
Ovviamente l'intelligenza artificiale sta lavorando anche su YouTube: sia sul lato delle raccomandazioni agli utenti, sia su quello degli strumenti per chi fa i video: «A Made on YouTube, abbiamo annunciato che il modello più capace di Google DeepMind per la generazione di video, Veo, arriverà su YouTube Shorts per aiutare i creatori entro la fine dell'anno», ha aggiunto Schindler.
L’AI trasforma tutti i servizi di Google
Per altro la parte più importante e minacciata del business da parte dell'AI, il search, sta già mostrando la sua trasformazione proprio grazie all'intelligenza artificiale. Google ha introdotto metodi alternativi per le ricerche oltre al testo: domande vocali, trovare il nome di una canzone canticchiandola, cercare ciò che si vede usando Lens. A gennaio di quest'anno, poi, ha lanciato Cerchia e Cerca, un nuovo modo di cercare qualsiasi cosa sul telefono Android, senza dover cambiare app, per esempio su una foto. «Sia che utilizzino la voce per trovare risposte mentre sono in movimento o che aprano la fotocamera per esplorare il mondo che li circonda, le persone stanno ampliando il modo in cui pongono domande nella ricerca, nonché i tipi di domande che pongono», ha spiegato Schindler. «Nuovi comportamenti creano nuove opportunità per aiutarci a connettere aziende e consumatori attraverso esperienze commerciali straordinarie».
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