L’’Italia torna a essere un mercato attraente per gli investitori internazionali. La loro quota di partecipazione all’interno delle società per azioni quotate italiane è aumentata dell’11,61%, raggiungendo 726 miliardi di euro. A dirlo è l’ultimo studio di Unimpresa che evidenzia come questo risultato sia frutto di una stabilità politica: “Con una visione economica chiara e un impegno dichiarato verso politiche orientate al mercato, (il governo, ndr) ha certamente contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori esteri”, aggiungendo che per “molti fondi internazionali e grandi investitori istituzionali, la presenza di un esecutivo solido e con una linea coerente rappresenta un fattore decisivo nel valutare la destinazione dei propri capitali. Tuttavia, questa fiducia è anche una responsabilità per l’esecutivo, che dovrà continuare a mostrare una gestione equilibrata e una direzione precisa nelle riforme, evitando scelte improvvise che potrebbero minare la percezione di stabilità acquisita”, ha specificato il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.
Il valore delle quotate italiane sale di 100 miliardi in un anno
Nel 2024 il valore complessivo delle partecipazioni nelle società per azioni quotate in Italia ha toccato i 661 miliardi di euro, segnando un aumento del 14,31% rispetto ai 578 miliardi del 2023. Parliamo di quasi 100 miliardi in più in 12 mesi.
Tre aspetti:
- Gli investitori stranieri hanno consolidato la loro posizione di leader con partecipazioni complessive di 319 miliardi, in crescita del 20,49% rispetto all’anno precedente e pari al 48,28% del totale.
- Le famiglie aumentano la loro quota di possesso totale, passando da 70 a 86 miliardi di euro, con un incremento del 23,31% ovvero circa 16 miliardi in più.
- Le banche e le assicurazioni registrano aumenti rispettivamente del 5,48% e del 19,75%, mentre gli enti di previdenza segnano una lieve flessione del 7,34%.
Più in generale, nel 2023, il valore complessivo delle partecipazioni nelle società per azioni è risultato pari a 3.310 miliardi di euro, mentre nel 2024 ha raggiunto i 3.408 miliardi, con un incremento di 98 miliardi, pari a una variazione del 2,95%.
Le quote nelle mani delle famiglie
Le famiglie detengono la quota più rilevante, con 1.510 miliardi di euro nel 2023, equivalenti al 45,60% del totale, ma scendono a 1.466 miliardi nel 2024, riducendola al 43,02% con una diminuzione di 43 miliardi di euro, pari a un calo del 2,87%. Le imprese, invece, aumentano la loro partecipazione in maniera significativa, passando da 484 miliardi di euro nel 2023 (14,63%) a 581 miliardi nel 2024 (17,06%), con una crescita di 97 miliardi di euro, pari al 20,07%. Anche gli investitori stranieri incrementano la loro presenza, passando da 650 miliardi di euro nel 2023, che rappresentavano il 19,64% del totale, a 726 miliardi nel 2024, con una quota del 21,30% e un aumento di 76 miliardi, pari a una crescita dell'11,61%.
Riproduzione riservata