Ecofin, dall’Iva digitale alla revisione della direttiva Solvency II
Ecofin, dall’Iva digitale alla revisione della direttiva Solvency II
L’Ecofin ha raggiunto dopo due anni un accordo sulla riscossione dell’Iva digitale e ha rivisto la direttiva della Solvency II per le assicurazioni. Non sono poi mancate le polemiche e le tensioni su Ita-Lufthansa.

di Giorgia Pacione Di Bello 05/11/2024 18:50

Riscossione dell’Iva digitale, revisione della direttiva Solvency II e finanziamenti per il clima sono i temi principali che sono stati trattati durante l’Ecofin del 5 novembre 2024. A margine c’è stato anche un incontro tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e Federtrasporto per discutere dell’aggregazione tra Ita e Lufthansa. A Bruxelles l’aspettativa è che l’accordo non sia a rischio di saltare. Naturalmente non ci sono certezze o dichiarazioni ufficiali, visto che l’incontro si è svolto a porte chiuse.

L’unica certezza al momento è che la Commissione europea aspetta di conoscere le determinazioni delle parti. Da parte sua l’Associazione nazionale professionale aviazione civile è fortemente preoccupata per «il futuro della compagnia di bandiera e delle migliaia di lavoratori da essa dipendenti». «E' stata richiesta una convocazione urgente al Mef e al Presidente Turicchi per essere aggiornati sulla situazione che sta generando estrema e crescente preoccupazione tra i lavoratori», scrive ancora l'Anpac, rivolgendo poi un appello a via XX Settembre «perché si dia seguito alla consegna dei documenti già pronti e richiesti dalla Ue senza i quali non ci può essere consenso della dg Competition all'operazione di acquisizione da parte del Gruppo Lufthansa di un consistente pacchetto azionario di Ita».

I temi centrali dell’Ecofin

  • Iva digitale: dal 2030 saranno le piattaforme digitali come Booking a dover riscuotere l’Iva nei casi in cui i loro fornitori di servizi non paghino la tassa. Come? Attraverso una riscossione diretta. La piattaforma preleverà ai clienti e verserà alle varie Agenzie delle entrate nazionali il quanto dovuto. «Tale misura, particolarmente importante per un paese a forte vocazione turistica come l'Italia, garantirà regole efficaci e parità nel trattamento Iva di queste piattaforme rispetto agli operatori tradizionali», ha dichiarato il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. L’Ecofin ha poi posto l’attenzione anche sulle fatture elettroniche e sulla comunicazione in tempo reale e sulle attività svolte attraverso piattaforme. Altro aspetto interessante la condivisione dei dati da parte delle varie amministrazioni fiscali europei tra di loro, con l’obiettivo di fare delle analisi e trovare possibili attività sospette. Infine, ci sarà uno sportello unico per la registrazione dell’Iva. Al momento c’è un sistema di sportelli che consente alle imprese di dichiarare e versare l’Iva sulle vendite di beni e servizi al consumatore da un paese all’altro dell’Ue. Questo però implica che le aziende che vogliono vendere i loro beni nell’Ue si devono registrarsi due volte ai fini Iva. Le nuove norme cercano di ovviare a questa situazione, estendendo la portata degli sportelli unici, ora esistenti, in modo da consentire ad un numero maggiori di imprese di adempiere ai propri obblighi Iva tramite un unico portale online e in un'unica lingua.

"Dall'Ecofin di oggi arriva un atteso via libera alle nuove regole Iva, per un'Europa più giusta e più competitiva. Fatturazione elettronica per combattere le frodi, registrazione Iva unica per aiutare le imprese a raggiungere nuovi mercati, regole efficaci anche per le piattaforme digitali nel settore hosting e trasporto. La digitalizzazione viene con opportunità e sfide. Le regole approvate oggi raccolgono le prime e affrontano le seconde, a vantaggio dei contribuenti e degli Stati membri europei”, ha dichiarato Gentiloni.

  • Modifiche alla Solvency II, il principale atto legislativo europeo nel settore assicurativo, che ha due obiettivi. Il primo, rafforzare il ruolo del settore assicurativo e riassicurativo nel fornire fonti private di investimenti a lungo termine alle aziende europee. Secondo, rendere il settore più resiliente e preparato alle sfide future, al fine di proteggere meglio i titolari di polizze assicurative.
  • Finanziamenti sul clima, in vista di Baku: nel 2023, l'Ue ha contribuito con 28,6 miliardi di euro a finanziamenti per il clima e hanno mobilitato un importo aggiuntivo di 7,2 miliardi di euro di finanziamenti privati per aiutare i paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni di gas serra e ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici.

Infine, detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin ha dichiarato come per l'economia Ue «prevediamo ancora un'espansione moderatamente positiva per il resto di quest'anno e per il 2025, naturalmente, le prospettive economiche rimangono soggette a molti rischi e incertezze. Ciò include la guerra in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente, l'esito delle elezioni presidenziali Usa di questa settimana. La Commissione aggiornerà le sue previsioni il 15 novembre».

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