Temu dovrà adeguare una serie di pratiche relative alla propria piattaforma di e-commerce alle norme europee sulla tutela dei consumatori.
È questa la richiesta della Commissione europea e del Consumer Protection Cooperation Network, le rete composta dalle autorità nazionali responsabili dell'applicazione delle leggi dell'Ue a tutela dei consumatori. La Rete e la Commissione hanno notificato a Temu una serie di pratiche relative alla piattaforma che risultano in contrasto con la normativa in questione, ordinandole di porvi rimedio.
L'indagine coordinata dal Cpc Network copre un'ampia gamma di pratiche che interessano gli utenti mentre fanno acquisti su Temu, tra cui quelle che possono fuorviarli o influenzare indebitamente le loro decisioni di acquisto. Sotto l'esame delle autorità anche il fatto che Temu rispetti o meno gli obblighi di informazione specifici per i marketplace online ai sensi della legge sui consumatori.
Temu ha ora un mese per rispondere alle conclusioni del Cpc Network e proporre impegni su come affronterà le problematiche identificate in materia di diritto dei consumatori. A seconda della risposta di Temu, il Network potrebbe avviare un dialogo con l'azienda. Nel caso in cui la piattaforma decidesse di non risolvere le preoccupazioni sollevate, le autorità nazionali possono adottare misure di esecuzione per garantire la conformità, tra cui imporre multe in base al fatturato annuo di Temu negli Stati membri interessati.
La scorsa settimana, la Commissione europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Temu possa aver violato il Digital Services Act in settori legati alla vendita di prodotti illegali, alla progettazione del servizio che potrebbe creare dipendenza, ai sistemi utilizzati per raccomandare gli acquisti agli utenti e all'accesso ai dati per i ricercatori.