Autonomia, Calderoli: la correggeremo, però dopo l'opposizione non rompa più
Autonomia, Calderoli: la correggeremo, però dopo l'opposizione non rompa più
Il ministro per gli Affari Regionali dopo la sentenza della Consaulta: lLa sinistra si attenga a sua volta a votare le modifiche obbligate in senso costituzionale

di Redazione 18/11/2024 09:38

Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali, vuole portare a casa il risultato sull'autonomia. Certo, sa che deve fare i conti con la Corte Costituzionale. "Io ho arato un campo incolto e se la Corte mi dà suggerimenti, sono contento. È stata l'opposizione a chiedere l'esame costituzionale dell'autonomia, quindi se ora applichiamo i suggerimenti costituzionali, nessuno deve più rompere più", ha detto in merito alla recente sentenza della Consulta.

"Ho rispetto dei giudici e ne osserverò le prescrizioni. Non entro nelle polemiche con le toghe. La sinistra si attenga a sua volta a votare le modifiche obbligate in senso costituzionale". Quanto ai prossimi passi dopo la sentenza, "lavoreremo. Nonostante qualcuno pensi che io abbia preso negativamente il pronunciamento della Corte, non è così. Ho il massimo rispetto dei giudici costituzionali". "Ne ho visto di peggio - ha aggiunto - qui si tratta di 7 punti. Ricordo quando il Porcellum fu dichiarato del tutto incostituzionale: lo prevedevo, perché scrissi quella legge elettorale sotto la spada di Damocle delle imposizioni politiche". Tuttavia, assicura, l'autonomia andrà avanti perché' "non ci fermiamo". "Ho rispetto dei giudici e ne osserverò le prescrizioni. Non entro nelle polemiche con le toghe. La sinistra si attenga a sua volta a votare le modifiche obbligate in senso costituzionale", dice ancora. Calderoli respinge l'idea di aver "preso negativamente il pronunciamento della Corte, non è così. Ho il massimo rispetto dei giudici costituzionali. Certo, sarei stato più contento se mi avessero detto 'tutto a postò. ma ho l’umiltà e l'orgoglio di chi ha percorso una terra sconosciuta e nuova".