La Ford dovrà sborsare fino a 165 milioni di dollari per non aver rispettato le disposizioni federali statunitensi che impongono alle case automobilistiche di emettere richiami tempestivi in caso di veicoli difettosi, in coordinamento con le autorità per la sicurezza stradale.
La multa arriva dalla National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), che accusa Ford di negligenza dopo aver concluso un'indagine pluriennale su un richiamo di 600mila veicoli emesso dall'azienda nel 2020. La misura riguardava vetture Ford Edge, Escape, Expedition, Explorer, F-150, Mustang, Ranger e Transit del 2020, oltre ad alcuni modelli Lincoln Corsair e Nautilus.
Dopo quattro anni di indagine, il regolatore ha stabilito che Ford non si sarebbe mossa tempestivamente una volta ricevute le segnalazioni dei conducenti in merito alla presenza di telecamere posteriori difettose e non avrebbe presentato il report trimestrale sui progressi del richiamo, come previsto dalla legge americana.
"Richiami tempestivi e accurati sono essenziali per garantire la sicurezza di tutti i cittadini sulle nostre strade", ha affermato Sophie Shulman, vice amministratrice della Nhtsa. L'avvio dell'inchiesta era scattato dopo 15 reclami dai consumatori e, secondo l'ente americano, non ci sono state segnalazioni di feriti. Per il regolatore, la sanzione a Ford è la seconda multa più elevata nei suoi 54 anni di storia.
Ford ha contestato le conclusioni del regolatore, che ha inoltre imposto all'azienda di sviluppare e implementare un'infrastruttura di analisi dei dati di sicurezza e le ha ordinato di passare al setaccio tutti i richiami emessi negli ultimi tre anni per garantire che siano stati adeguatamente analizzati e, se necessario, presentarne di nuovi.