Meloni, l'Italia è pronta al nucleare di fusione
Meloni, l'Italia è pronta al nucleare di fusione
Il presidente del consiglio nella giornata conclusiva del G20: "Il cambiamento climatico si combatte con la neutralità tecnologica"

di Redazione 19/11/2024 18:44

L’Italia è pronta al nucleare da fusione. Il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nella giornata conclusiva del G20, dedicata allo sviluppo sostenibile e alla transizione energetica, ha sottolineando che l'Italia è "in prima linea" sul nucleare da fusione e "non a caso" ha già ospitato la prima riunione del gruppo mondiale per l’energia da fusione promosso dall'Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica). L’energia da fusione ha trovato spazio anche nel comunicato finale del Vertice G7 di Borgo Egnazia sotto la presidenza italiana e non è quindi un caso come ha sintetizzato il direttore generale Rafael Mariano Grossi, che l’Italia resta “il più nucleare fra i Paesi non nucleari”. Nonostante abbiamo infatti interrotto la produzione di energia elettronucleare alla fine degli anni 80, l’industria nucleare italiana si colloca all’ottavo posto in Europa per numero di addetti, circa 40 mila, ed è un punto di riferimento nella catena di approvvigionamento internazionale.

Neutralità tecnologica per contrastare il cambiamento climatico

Meloni ribadisce che la chiave per contrastare il cambiamento climatico è seguire è la strada della neutralità tecnologica, “perché non c'è un'unica soluzione capace di costruire in tempi rapidi una alternativa all'approvvigionamento da fonti fossili”. ''Dobbiamo essere pragmatici''.

Per il premier, serve dunque costruire un mix energetico equilibrato, utilizzando tutte le tecnologie a disposizione. Non solo rinnovabili, ma anche gas, idrogeno, cattura della CO2 e biocarburanti. L'Italia persegue con determinazione il percorso verso il nucleare da fusione, una tecnologia potenzialmente in grado di trasformare l'energia ''da arma geopolitica a risorsa ampiamente accessibile, di fatto cambiando la storia''. Meloni ha poi ricordato come il "nesso clima-energia", è stato anche una delle "priorità" della presidenza italiana del G7, nel corso della quale sono state promosse "iniziative concrete come l'Energy for Growth in Africa, per lo sviluppo di infrastrutture per la produzione e distribuzione di energia verde, e l'Adaptation Accelerator Hub, per sostenere le nazioni più vulnerabili negli interventi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici".

Il premier ha poi anche sottolineato che al G20 di Nuova Delhi l'Italia ha aderito alla Global Biofuel Alliance proposta dal primo ministro Narendra Modi, sottolineando che l'Italia è "la nazione più avanzata in Europa in questo campo, perché siamo convinti che i biocarburanti possano dare un contributo fondamentale alla transizione energetica e aprire anche grandi opportunità nell'automotive, senza smembrare la produzione dei motori endotermici, con le gravi ricadute economiche, sociali e occupazionali" che anche gli altri paesi europei "conoscono bene".

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