Web tax, l’Unione europea va avanti senza gli Usa
Web tax, l’Unione europea va avanti senza gli Usa
Wopke Hoekstra, futuro commissario europeo per la fiscalità, punta a una tassazione equa: verso misure autonome per la tassazione dei giganti high tech

di di Matteo Rizzi 08/11/2024 02:00

Web tax europea avanti tutta anche senza l’appoggio degli Usa. In assenza di un accordo globale sul primo pilastro della riforma Ocse sulla tassazione dei giganti del digitale, l'Unione Europea procederà con misure autonome per tassare le multinazionali statunitensi del tech. Wopke Hoekstra, futuro commissario europeo per il clima e la fiscalità, ha sottolineato ieri l'importanza di garantire un'equa tassazione delle grandi imprese digitali, affermando che l’Unione europea è pronta a implementare una "soluzione alternativa" per assicurare che le società del web contribuiscano adeguatamente al gettito fiscale europeo.

Durante l’audizione di conferma al Parlamento europeo, Hoekstra ha ottenuto il sostegno dei principali gruppi parlamentari, preparando l’olandese al mandato nella seconda Commissione guidata da Ursula von der Leyen, dopo la sua nomina l'anno scorso come successore di Frans Timmermans.

Sistemi al passo

“I nostri sistemi fiscali devono stare al passo con le economie, e la tecnologia deve pagare la sua giusta quota”, ha dichiarato, sottolineando il suo impegno nel sostenere il primo pilastro del progetto Ocse. “Spingere sul primo pilastro è essenziale: resto impegnato per un approccio multilaterale”. Pur considerando l’accordo internazionale come la via primaria, Hoekstra ha chiarito che, qualora non fosse possibile, l’Unione Europea dovrebbe comunque adottare una soluzione autonoma: “Una soluzione europea è qualcosa che dovremmo assolutamente perseguire”.

Nell’ambito fiscale, intende perseguire iniziative di semplificazione e di tassazione verde, specificando come “la tassazione possa supportare gli obiettivi di una transizione pulita”. Ha inoltre manifestato la volontà di procedere alla revisione della tassazione dell'energia, settore che considera centrale per le politiche fiscali future, in particolare riguardo alla lotta contro la pianificazione fiscale: “Voglio contribuire a colmare le lacune fiscali. Abbiamo fatto parecchi progressi nel colmare i divari. In questo ambito, dovremmo avere la stessa ambizione”.

Semplificazione fiscale

Per facilitare il compito delle imprese e dei cittadini, ha spiegato che la semplificazione fiscale resta una priorità. “La cooperazione fiscale può ridurre il carico fiscale; dovrebbe significare rendere la vita più semplice per tutti”. In questa direzione, Hoekstra punta a iniziative come BEFIT (Business in Europe: Framework for Income Taxation) e HOT (Head Office Tax), entrambe finalizzate a semplificare le attività per le imprese operanti in diversi Stati membri e a promuovere la mobilità aziendale all'interno del mercato unico.

Ma proprio ieri anche a Roma si è parlato di web tax, quella italiana, che secondo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, grazie alle modifiche che intervengono nella legge di bilancio, sarà in linea con le richieste Usa. L’estensione dell’applicazione della web tax, attraverso l’eliminazione delle soglie attualmente previste in termini di fatturato globale di 750 milioni di euro e fatturato italiano di 5,5 milioni di euro, elimina la caratteristica di “discriminazione” alla base della contestazione Usa, che aveva originato minacce di ritorsioni sui prodotti fashion Made in Italy al momento dell’introduzione.

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