Sempre più dipendenti da Elon Musk. Anche per comunicare. Ci si può fare un'idea riflettendo sulle parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione davanti alla commissione Esteri e Difesa del Senato. "Oggi sui satelliti in bassa quota per la comunicazione c’è solo Starlink. E il tema e' che per raggiungere il livello di Starlink serve avere una capacità non solo di fare i satelliti ma anche di lanciarli che, a oggi, nessuno ha e nessuno ai costi di Starlink", ha affermato il ministro della Difesa, . "E' un tema mondiale. Hai un privato, Elon Musk, che ha un monopolio sostanziale. Ti puoi permettere di non parlare con quel privato? In alternativa, devi mettere in costruzione un sistema tuo e l'Europa ne sta pensando uno, che però arriverà tra 5-10 o 15 anni".
Prevista l’acquisizione di 25 nuovi caccia F-35
L’Italia fa scorta di caccia militari. Il Documento programmatico pluriennale per la Difesa, infatti, "prefigura l'acquisizione di 25 velivoli, portando il totale degli assetti italiani a 115 unità, rafforzando il ruolo dell'Italia nel contesto della sicurezza europea e mantenendo il Polo di Cameri allineato con quelli statunitensi", ha detto il ministro della Difesa in audizione. "Si tratta dell'avvio di una nuova fase, la numero 3 - ha ricordato il ministro - che prevede l'acquisizione di 15 velivoli a decollo e atterraggio convenzionale (versione Alfa) e di 10 velivoli, a decollo breve ed atterraggio verticale (versione Bravo). L'ipotesi di pianificazione, ad oggi, prevede l'arrivo dei primi velivoli nel 2027 e degli ultimi nel 2032".
"L'Italia ha saputo conquistare, sin da subito, un ruolo di primo piano, con la designazione del polo tecnologico di Cameri che è uno dei tre soli stabilimenti d'assemblaggio dell'F-35 (unico in Europa), insieme a Stati Uniti e Giappone", ha ricordato Crosetto. "Dal punto di vista industriale, oltre 100 aziende italiane partecipano al programma, tra esse le principali industrie aeronautiche e motoristiche e molte piccole e medie imprese. Al 30 giugno 2024 - ha proseguito il ministro della Difesa - il programma aveva generato ricadute tecnologiche, industriali ed economiche nazionali per un valore di circa 5,3 miliardi di dollari, in gran parte dovuti allo stato di avanzamento della produzione delle ali e agli ordini riferiti alle attività di assemblaggio dei velivoli italiani dei lotti autorizzati. Le opportunità stimate fino al 2046 sono di un volume attorno ai 20 miliardi di dollari. Anche i dati riferiti al ritorno occupazionale, stimano in 4.196 unità l'occupazione complessiva generata finora dal programma".
Bilancio Difesa, 28,5 miliardi impegno finanziario per il 2024-2026
"Alla consolidata programmazione operante, si aggiungono 20 programmi di previsto avvio, per un impegno finanziario complessivo nel triennio 2024-2026 di circa 28,5 miliardi di euro. Un impegno finanziario che e' anche la prova della capacità di finalizzazione del dicastero", ha sottolineato il ministro della Difesa, Guido Crosetto in audizione in commissione Esteri e Difesa al Senato. "Anche quest'anno - ha ricordato il ministro - il settore investimento può contare sull'impulso fornito dalle risorse affluite con il rifinanziamento del Fondo investimenti Difesa che, per il periodo 2024-2039, prevede un'assegnazione di 22,5 miliardi di euro. Tali volumi sono stati ripartiti in 1,8 miliardi per nuovi programmi e 20,7 miliardi per programmi operanti".