Frasi choc di Donald Trump quando sta per calare il sipario sulla campagna presidenziale statunitense. Un doppio colpo per un finale di partita con i fuochi d’artificio. "Per uccidermi qualcuno dovrebbe sparare attraverso i giornalisti presenti e la cosa non mi dispiacerebbe così tanto". La prima che ha detto Donald Trump durante un comizio a Lititiz in Pennsylvania, riguardo le misure di sicurezza prese dopo l'attentato di luglio e quello sventato in Florida. Trump si è lamentato del fatto che i vetri antiproiettile che sono stati montati a sua protezione sul palco lo rendono meno efficace nei comizi. "Ho un pezzo di vetro qui, un pezzo di vetro là", ha detto. Poi, rivolgendosi verso la postazione dove erano radunati i giornalisti, ha aggiunto: "Ma tutto quello che vedo qui è fake news". La campagna di Donald Trump ha cercato di attenuare la portata della dichiarazione shock dell'ex presidente. "La dichiarazione del presidente non ha niente a che vedere con il fare del male ai media. Riguardava le minacce contro di lui che sono state alimentate dalla pericolosa retorica dei Democratici. Il presidente Trump intendeva dire che anche i media sono in pericolo e che difendendo lui erano loro stessi a rischio. In realtà lui si è preso a cuore della salute dei media, più della propria", ha spiegato il suo portavoce, Steven Cheung.
Non avrei dovuto lasciare la Casa Bianca dopo il voto
Poi la seconda frase choc, sempre in Pennsylvania. "Avevamo il confine più sicuro nella storia del nostro Paese non avrei dovuto lasciare (il riferimento è alla sconfitta alle elezioni nel 2020, ndr). Lo dico sinceramente, perché avevamo fatto così bene".
Trump non ha mai riconosciuto la vittoria del suo avversario, Joe Biden. Secondo la ricostruzione fatta in un libro del 2022 scritto dalla giornalista del New York Times Maggie Haberman, nei giorni seguenti alla sconfitta, il tycoon aveva ripetutamente detto al suo staff che sarebbe rimasto alla Casa Bianca e non avrebbe lasciato entrare il suo successore.
Gara serrata nei sette Stati indecisi
La corsa alla Casa Bianca del 5 novembre sarà una gara serrata nei sette Stati indecisi tra Kamala Harris e Donald Trump. In base all'ultimo sondaggio del New York Times e Siena College, Harris ha un vantaggio marginale in Nevada, North Carolina e Wisconsin, mentre Trump è appena in vantaggio in Arizona. I due sono testa a testa in Michigan, Georgia e Pennsylvania, secondo il sondaggio, che ha intervistato 7.879 probabili elettori nei sette Stati dal 24 ottobre al 2 novembre. In tutti e sette gli Stati, i risultati per ciascun candidato rientravano nel margine di errore del 3,5%. Circa il 40% degli intervistati aveva già votato e Harris era in testa tra quegli elettori di 8 punti percentuali, mentre Trump è in testa con gli elettori che hanno affermato di essere molto propensi a votare ma non l'hanno ancora fatto, ha rilevato il sondaggio. La gara a pari merito in Pennsylvania mostra che Trump sta guadagnando slancio in uno Stato in cui Harris era in vantaggio di quattro punti percentuali in tutti i precedenti sondaggi del New York Times.
Harris a caccia di elettori. 57mila volontari hanno bussato a 1,8 mln di case
La sfidante democratica, Kamala Harris, è a caccia di voti. Un’ultima, spasmodica caccia. La campagna di Harris ha lanciato più di 57 mila volontari, sabato, ultimo weekend prima del voto, alla ricerca di elettori da motivare. Lo ha detto un rappresentante dello staff elettorale della vicepresidente. I volontari hanno bussato a più di 1,8 milioni di case: di queste, 807 mila in Pennsylvania, 256 mila in Michigan e 215 mila in Wisconsin, tre degli Stati chiave dove si deciderà la corsa verso la Casa Bianca. In tutto sono state più di 16 milioni le case dove i volontari, cittadini comuni, pensionati, professionisti che hanno dato la disponibilità nel loro giorno libero, hanno cercato di convincere le persone ad andare a votare per la candidata Democratica.