La piattaforma cinese Temu, su cui Bruxelles ha aperto un'indagine formale per la possibile vendita di prodotti illegali, è "in trattative" per entrare a far parte di un gruppo di piattaforme di e-commerce e marchi che collaborano per prevenire la vendita di merci contraffatte online nell'Unione europea. "Possiamo confermare che siamo in trattative per unirci a questa iniziativa. La contraffazione è una sfida per l'intero settore e crediamo che gli sforzi di collaborazione siano essenziali per portare avanti i nostri obiettivi comuni di protezione dei consumatori e dei titolari dei diritti", ha dichiarato oggi all'EFE un portavoce di Temu, che ha 92 milioni di utenti al mese. Il Memorandum of Understanding (MoU) sulla vendita di merci contraffatte su Internet è un accordo volontario per evitare che le offerte di merci contraffatte appaiano sui mercati online; tra i 35 firmatari figurano Alibaba, Amazon, eBay, Vinted e Vestiaire Collective.
Il giorno prima la Commissione europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Temu possa aver violato il Digital services act (Dsa) in aree legate alla vendita di prodotti illegali, alla progettazione potenzialmente avvincente del servizio, ai sistemi utilizzati per consigliare gli acquisti agli utenti e all'accesso ai dati per i ricercatori. Nello specifico, sotto la lente vi sono i sistemi che Temu ha messo in atto per limitare la vendita di prodotti non conformi nell'Unione europea. Tra gli altri, riguarda sistemi progettati per limitare la ricomparsa di commercianti disonesti precedentemente sospesi, noti per aver venduto prodotti non conformi in passato, nonché' sistemi per limitare la ricomparsa di beni non conformi.
Inoltre, i rischi legati alla progettazione avvincente del servizio, inclusi programmi di ricompensa simili a giochi, e i sistemi che Temu ha messo in atto per mitigare i rischi derivanti da tale progettazione avvincente, che potrebbe avere conseguenze negative sul benessere fisico e mentale di una persona. E ancora: la conformità agli obblighi Dsa legati al modo in cui Temu consiglia contenuti e prodotti agli utenti. Ciò include l'obbligo di divulgare i principali parametri utilizzati nei sistemi di raccomandazione di Temu e di fornire agli utenti almeno un'opzione facilmente accessibile che non si basi sulla profilazione.
Infine, la conformità all'obbligo Dsa di fornire ai ricercatori l'accesso ai dati di Temu accessibili al pubblico. La decisione odierna dell'esecutivo europeo arriva in seguito alle analisi preliminari della relazione di valutazione dei rischi fornita da Temu alla fine di settembre, le risposte alle richieste formali di informazioni della Commissione del 28 giugno 2024 e dell'11 ottobre 2024, nonché' le informazioni condivise da terze parti.