X: la Commissione Ue: la piattaforma violerebbe la legge europea sui servizi digitali
X: la Commissione Ue: la piattaforma violerebbe la legge europea sui servizi digitali
Segnalazione preliminare condiviso dalla Commissione europea con il social network di proprietà di Elon Musk. Il Commissario Ue con delega alla concorrenza Margrethe Vestager: "X non è conforme al DSA in aree chiave legate alla trasparenza

12/07/2024 12:59

La piattaforma X violerebbe la legge europea sui servizi digitali. È quanto emerge dal parere preliminare condiviso dalla Commissione europea con il social network di proprietà di Elon Musk, che segnala anomalie in materia di gestione degli account verificati, trasparenza nella pubblicità e accesso ai dati per i ricercatori.

In primo luogo, alla piattaforma viene mossa l'accusa di progettare e gestire la propria interfaccia per gli "account verificati" con il marchio di spunta blu in modo ingannevole, si legge in una nota Ue. Per ottenere la spunta blu è infatti sufficiente un abbonamento, fattore che "incide negativamente sulla capacità degli utenti di prendere decisioni libere e informate in merito all'autenticità degli account e ai contenuti con cui interagiscono".

In secondo luogo, a X viene contestato di non rispettare la necessaria trasparenza in materia di pubblicità, in quanto "non fornisce un archivio pubblicitario consultabile e affidabile, ma pone invece in essere caratteristiche di progettazione e barriere di accesso che rendono l'archivio non idoneo a fini di trasparenza nei confronti degli utenti". In particolare, la progettazione suddetta non consente la corretta vigilanza sui rischi emergenti derivanti dalla distribuzione di pubblicità online.

La terza istanza riguarda l'impossibilità di accesso agevole ai dati pubblici della piattaforma da parte dei ricercatori, contrariamente alle condizioni stabilite dalla legge sui servizi digitali. In particolare, X impedirebbe ai ricercatori idonei di accedere in modo indipendente ai suoi dati pubblici e avrebbe in essere una procedura per l'accesso alla propria interfaccia per programmi applicativi (API) che "sembra dissuadere i ricercatori dal portare avanti i loro progetti di ricerca o non lasciar loro altra scelta se non quella di pagare tariffe sproporzionatamente elevate", rileva il regolatore Ue.

"A nostro avviso", ha commentato il Commissario Ue con delega alla concorrenza Margrethe Vestager, "X non è conforme al DSA in aree chiave legate alla trasparenza, servendosi di dark pattern e quindi fuorviando gli utenti, non fornendo un repository di annunci adeguato e bloccando l'accesso ai dati per i ricercatori. Al centro del DSA c'è il tema della trasparenza e siamo determinati a garantire che tutte le piattaforme, inclusa X, siano conformi alla legislazione UE".

X avrà ora la possibilità di difendersi esaminando i documenti nel fascicolo dell'inchiesta della Commissione Ue. In caso di accertamento definitivo di non conformità, la piattaforma social di Elon Musk rischia sanzioni fino al 6% del fatturato annuo globale e potrebbe dover adottare misure correttive.