Vela di Scampia: muore una donna,  sale a 3 il bilancio delle vittime
Vela di Scampia: muore una donna, sale a 3 il bilancio delle vittime
Tra i feriti sette bambini tra i due e gli otto anni e alcuni in modo grave. Per la Vela Celeste, l'unica ancora in piedi a Scampia, è previsto un intervento di riqualificazione nell’ambito del Piano Periferie, con un finanziamento di 18 milioni di euro

di Redazione Roma 24/07/2024 14:39

E' salito a tre il bilancio delle vittime del crollo avvenuto alle 22.40 di lunedì 22 luglio nella Vela B di Scampia a Napoli, nota come la Vela Azzurra. Patrizia Della Ragione, 53 anni, è morta all'Ospedale Cardarelli di Napoli, dove era stata ricoverata per numerosi traumi, la rottura della milza e la frattura del bacino.  

Poco meno di 48 ore fa Il ballatoio di ferro del terzo piano, che collega varie parti dello stabile, siè staccato ed è precipitato sui piani inferiori portando con sé calcinacci e morte. Le persone coinvolte nell'incidente sono state trasportate, nella notte, in diversi ospedali cittadini: i più gravi sono stati ricoverati al Cto e all'ospedale del Mare, mentre i bimbi al Santobono per fratture, traumi e contusioni. Le persone che hanno perso la vita sono un uomo di 29 anni, deceduto sul colpo, e una donna di 35, morta una volta giunta in ospedale. Il resoconto definitivo delle vittime è stato fatto intorno alle 3.30 dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che ha effettuato un sopralluogo in zona e ha attivato immediatamente il Centro coordinamento soccorsi per gestire gli interventi di messa insicurezza dell'area e offrire assistenza agli sfollati. Al lavoro, per diverse ore, i vigili del fuoco che hanno scavato tra le macerie e messo in salvo i superstiti con dei montascale.

Il crollo è avvenuto all'interno della Vela Celeste, l'unica delle tre Vele ancora in piedi a Scampia per la quale è previsto un intervento di riqualificazione nell’ambito del Piano Periferie, con un finanziamento di 18 milioni di euro. 

Il complesso delle Vele, da sogno edilizio a incubo

Il complesso delle Vele, nel quartiere a Nord di Napoli, fu realizzato dall'architetto Franz Di Salvo tra il 1962 e il 1975 e prevedeva sette edifici, quattro dei quali sono stati demoliti nel corso degli anni. L'ultimo, la Vela Verde, nel 2020. Quella che era stata pensata come un'innovativa e futuristica costruzione, con ogni palazzo composto da due edifici paralleli lunghi 100 metri e alti 45, con 14 piani collegati da ballatoi e rampe di scale, nel corso del tempo è diventata un luogo di degrado e di malavita. Molte aree comuni, infatti, si sono trasformate in piazze di spaccio di droga e ripostigli per nascondere armi.

Manfredi: addolorati, la riqualificazione continua

"Siamo profondamente addolorati perla tragedia di questa notte nella Vele Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso ed insieme al prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione. I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l’impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima". Così, in una nota, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.