Unicredit, 14° trimestre consecutivo di crescita. Utile nettodi 2,7 miliardi
Unicredit, 14° trimestre consecutivo di crescita. Utile nettodi 2,7 miliardi
L'ad Orcel: la chiara direzione strategica che abbiamo intrapreso ci consentirà di crescere, di remunerare regolarmente gli investitori. Dal primo trimestre 2022 al secondo 2024, l'esposizione in Russia è diminuita del 93% a 0,3 miliardi di euro

di Redazione Roma 24/07/2024 10:12

Unicredit mette a segno il 14° trimestre consecutivo di crescita reddituale, con un utile netto pari a 2,7 miliardi, in rialzo del 15,9% a/a e un RoTE di circa il 20% che conferma il profilo da blue chip della banca. Sommando quello dei primi tre mesi, il risultato netto del semestre è così pari a 5,2 miliardi, in rialzo del 20%. Forte dei solidi conti, il gruppo alza la guidance sui ricavi e sulla generazione di cassa per l'intero anno, confermando quella sull'utile. A Piazza Affari il titolo però scivola del 2,52% a 38,035 euro, accodandosi alla giornata negativa di borsa (Ftse Mib a -1,23%). 

Orcel, ancora una volta numeri record 

"Ancora una volta, UniCredit ha riportato una serie record di risultati finanziari", commenta a caldo l'ad, Andrea Orcel. La banca, spiega il numero uno, "sta fissando un nuovo modello di riferimento per il settore bancario, e la chiara direzione strategica che abbiamo intrapreso ci consentirà di crescere, di remunerare regolarmente gli investitori e le nostre persone, e di realizzare le nostre ambizioni per i nostri clienti e le comunità in cui operiamo".

Commissioni balzano del 10%

Ma torniamo al trimestre. Tra aprile e giugno 2024, i ricavi netti del gruppo ammontano a 6,3 miliardi, in rialzo del 6% anno su anno, sostenuti da un margine di interesse di 3,6 miliardi (+2% a/a), 2,1 miliardi di commissioni (+10% a/a) e 15 milioni di accantonamenti per perdite su crediti. Trimestre su trimestre, il margine di interesse è sostanzialmente stabile, a fronte di un Euribor in calo e di una gestione disciplinata del nostro pass through che ha chiuso il trimestre a una media di circa il 32%. Quanto alle commissioni, il salto del 10% a/a per il management "dimostra l'efficacia della nostra direzione strategica e dei nostri investimenti". Ancora, i proventi da attività di negoziazione si attestano a 470 milioni nel secondo trimestre 4 in calo del 15,8 t/t, mentre i costi operativi calano a 2,3 miliardi (-1,7% anno su anno) e, grazie anche alle azioni proattive assunte in passato, il rapporto costi/ricavi migliora ulteriormente di 2,9 punti percentuali rispetto all'anno precedente, attestandosi al 36,3%. 

Cet1 ratio a 16,2% 

Sul fronte patrimoniale, nel primo semestre il gruppo guidato da Andrea Orcel registra 234 punti base di capitale generati organicamente, o 6,7 miliardi di euro, a supporto dei 5,2 miliardi accantonati per le distribuzioni nel periodo, risultando in un Cet1 ratio del 16,2%. I risk-weighted-asset (Rwa) sono diminuiti a 276,9 miliardi (-1% t/t e -6,1% a/a), riflettendo l'impegno della verso una gestione attiva dei Rwa volta al miglioramento dell'efficienza del capitale. La buona qualità degli attivi è confermata da un rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi totali ulteriormente diminuito al 2,6% e da un costo del rischio ancora basso e stabile pari a un punto base, mantenendo circa 1,7 miliardi di overlay. 

Guidance rivista su ricavi e generazione capitale

Guardando all'intero anno, la banca alza la guidance sui ricavi netti per il 2024 a oltre 23 miliardi di euro e migliora quella sulla generazione organica di capitale a oltre 350 punti base. Confermato l'outlook sull'utile netto dell'esercizio a oltre 8,5 miliardi, "conservando una certa flessibilità a garanzia del 2025 e del 2026 e riaffermando la nostra convinzione in un RoTE elevato e sostenibile superiore al 15% e in una forte crescita dell'Eps e del Dps", si legge in una nota. 

Acconto della distribuzione 2024 confermato  

Quanto alla distribuzione ai soci, UniCredit conferma che quella a valere sull'anno fiscale 2024 sarà "in linea" con quella a valere sul 2023. Nell'anno solare 2024 la distribuzione è attesa per circa 10 miliardi. Confermato anche l'acconto sulla distribuzione a valere sul 2024, che si divide in un acconto sul dividendo di circa 1,4 miliardi e un anticipo sul buyback fino a un massimo di 1,7 miliardi, già autorizzato da parte dell'assemblea ed soggetto all'approvazione delle autorità di vigilanza. La banca ricorda che la terza e ultima tranche per 1,5 miliardi dei totali 5,6 miliardi di riacquisto di azioni proprie a valere sul 2023 è attualmente in corso di esecuzione. Mentre la seconda tranche del riacquisto di azioni proprie a valere sul 2023, per un ammontare pari a 1,6 miliardi è stata conclusa lo scorso 20 giugno. 

Esposizione in Russia calata del 93% 

Sul fronte russo, continua a calare il contributo del Paese al bilancio del gruppo, con perdite minime sulla redditività. Dal primo trimestre 2022 al secondo 2024, l'esposizione cross-border è diminuita del 93% a 0,3 miliardi di euro, i prestiti locali netti sono calati del 68% a 2,3 miliardi, i pagamenti cross-border del 56% a 11,2 miliardi e i depositi locali del 69% a 2,6 miliardi. Anche l'impatto sul Cet1 delle perdite estreme si è ridotto, passando da 128 punti base su una ratio al 14% a 51 punti base su un Cet1 del 16,2%.