Un’ondata di crediti d’imposta
Un’ondata di crediti d’imposta
È necessario sfoltire e favorire quelli che mirano all’innovazione come transizione 4.0, 5.0 o crediti ricerca&sviluppo

di di Maria Mantero 19/07/2024 02:00

Sistema fiscale inquinato dal profluvio di crediti d’imposta, devono essere razionalizzati e semplificati. I crediti d’imposta da favorire sono quelli mirati all'innovazione come transizione 4.0 e 5.0 o ricerca e sviluppo. A dirlo il viceministro Maurizio Leo. Mentre contro un’evasione da 100 miliardi l’anno scendono in campo, a supporto delle risorse umane, le nuove tecnologie per fruttare al meglio le banche dati consultabili dell’Amministrazione finanziaria. Il tutto con il benestare dal Garante della privacy per evitare che il controllo dell’evasione diventi un grande fratello.

Il viceministro, durante un’intervista radiofonica, è tornato a parlare di lotta all’evasione, compliance, ma anche di concordato preventivo biennale e di riforma fiscale.Il padre della riforma ha colto l’occasione per fare nuovamente il punto sull’avanzamento lavori, confermando l’obiettivo di concludere prima della pausa estiva.

Alle commissioni di Camera e Senato i relatori stanno esaminando i tre decreti legislativi. Al dlgs dogane manca solo il parere della commissione bilancio, mentre il dlgs sulle imposte indirette come registro, successioni e donazioni, bollo e altri tributi indiretti diversi dall'Iva dovrà essere esaminato entro il 1’ agosto. Deve invece essere rifinanziato dlgs sui redditi. Infine, un decreto particolarmente atteso è quello correttivo sull’adempimento collaborativo, adempimenti tributari e non in ultimo concordato preventivo biennale atteso in cdm la prossima settimana.

Sul concordato il viceministro spiega “dopo le audizioni in commissione il governo sarà attento alle istante” ed è emerso che “il meccanismo può funzionare applicando la flact tax”. “Questo però non trasformerà il concordato in un condono” torna a specificare “perché la tassa piatta sarà applicata su ciò che è un incremento rispetto al 2023”.

Tornado al cronoprogramma dei lavori è invece in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo sulla riscossione. Alla domanda: quanto dei 1200 mld possono essere riscossi? Ammette la difficoltà, ad oggi, a fornire un dato, “una commissione ad hoc che si occuperà dei carichi fino al 2024 perché dal 2025 cambia la musica”.

In ultimo il viceministro sui crediti d’imposta: “Dobbiamo un po' far dimagrire questo mondo dei crediti che diventa poi ingestibile per i contribuenti e l'amministrazione finanziaria”. Si deve puntare ad agevolare e favorire quelli che sono mirati all'innovazione, 4.0, alla ricerca e sviluppo, al 5.0. E conclude “non possiamo pensare che lo Stato con una norma concede ai contribuenti una possibilità di fruire di agevolazioni e poi magari per aspetti interpretativi si va a colpire il contribuente perché non viene messo bene in evidenza il requisito della novità”.

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