Ue, von der Leyen confermata presidente della Commissione con 401 voti
Ue, von der Leyen confermata presidente della Commissione con 401 voti
I No di Fdi e Lega. ll discorso programmatico: l'Europa non può interferire con le elezioni in giro per il mondo, ma può scegliere di investire nella sicurezza e nella difesa di questo continente

di Redazione Roma 18/07/2024 14:21

Ursula von der Leyen ha ottenuto la rielezione alla presidenza della Commissione europea con 401 nvoti a favore, 41 in più dei 360 necessari. Si registra il ndi Fratelli d'Italia, che non ha apprezzato la mancata svolta rispetto alla transizione green delineata dalla precedente commissione, e anche della Lega di Matteo Salvini, ampiamente atteso. Da segnalare che non è tramontata assolutamente l'ipotesi che l'Italia ottenga un posto di primo piano, dopo avere avuto per anni l'Economia con Paolo Gentiloni. Si parla del ministro per i rapporti con l'Ue e il Pnrr, Raffaele Fitto, che potrebbe essere nominato commissario per la Rendicontazione e l'attuazione del Recovery plan, una nuova figura nell'esecutivo europeo. 

A commentare il no a von der Leyen sono stati il copresidente del gruppo Ecr al parlamento europeo Nicola Procaccini e il capodelegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles Carlo Fidanza a nome della delegazione di FdI.  "Non abbiamo annunciato prima il nostro no per non influenzare il voto", ha detto Fidanza. Procaccini ha ribadito più volter il concetto che questa commissione non rispecchia il voto dei cittadini europei, perché "nella maggioranza che sosterrà la commissione sono entrati i socialisti, i liberali e i verdi, cioè gli sconfitti delle ultime elezionii". Il vicepremier eministro degli esteri Antonio Tajani si è invece complimentato von der Leyen per la rielezione, alla quale hanno contribuito i voti degli europerlamentari di Forza Italia. Dopo il discorso della presidente delal commissione, Tajani aveva commentato: "Bene il discorso di Von der Leyen dove accoglie molte proposte di Forza Italia. La voteremo". 

Il discorso di Ursula

"Siamo in un periodo di profonda ansia", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso per chiedere la rielezione davanti ai 720 deputati del Parlamento europeo prima del voto cruciale di oggi. In questo contesto, von der Leyen punta a un’Europa più forte epiù democratica. "Sono convinto che l`Europa, un`Europa forte, possa essere all`altezza della sfida ed è per questo che oggi chiedo la vostra fiducia".

Difesa, competitività e transizione green. Sono queste alcune delle priorità del programma che la presidente della Commissione europea ha illustrato questa mattina in plenaria agli eurodeputati, che saranno chiamati a votare sul suo secondo mandato alla guida dell'Esecutivo Ue. 

Pronta a lottare contro estremisti e demagoghi 

"In un mondo pieno di avversità, il destino dell'Europa dipende da cosa faremo ora. L'Europa è dinanzi a una scelta decisiva che definirà il lavoro del prossimo quinquennio e la nostra posizione nel mondo nei prossimi 50 anni. L'Europa non può controllare i dittatori nel mondo ma può scegliere di difendere la propria democrazia", ha detto la presidente promettendo di lottare "con tutte le forze democratiche" contro "demagoghi ed estremisti" che cercano di dividere e polarizzare l'Europa. 

Nuovo fondo europeo per la competitività 

La sua massima priorità, però, se eletta alla guida della Commissione per i prossimi cinque anni, sarà la competitività che "ha bisogno di una spinta fortissima perché chi non è competitivo sarà dipendente". "Voglio che l'Europa cambi marcia, approfondendo il nostro mercato. Serve meno burocrazia, servono procedure di autorizzazione più rapide e serve anche rendicontazione. Chiederò a ogni commissario di lavorare al proprio portafoglio per avere una riduzione degli oneri e nominerò un vicepresidente per coordinare questo lavoro e aggiornerò il Parlamento sui progressi una volta all'anno", ha detto von der Leyen, annunciando l'intenzione di creare "un nuovo fondo europeo per la competitività, che si concentrerà su progetti comuni europei transfrontalieri che stimoleranno la competitività e l'innovazione e permetterà di sviluppare tecnologie strategiche pulite qui, in Europa".

Urgente completare l'unione dei mercati dei capitali 

La presidente ha anche sottolineato l'urgenza di "completare l'Unione dei mercati dei capitali, mobilitando più fondi privati", spiegando che "ogni anno 300 miliardi di euro di risparmi privati vanno dall'Europa ai mercati esteri perché i nostri mercati interni sono troppo frammentati e poi spesso questo denaro viene usato per acquistare aziende innovatrici europee dall'estero, che poi se ne vanno. Dobbiamo sfruttare questa enorme ricchezza per creare crescita qui. Proporremo per questo un'Unione europea dei risparmi e degli investimenti". Le startup europee, ha proseguito, "non dovrebbero guardare agli Usa o all'Asia per finanziarsi, devono trovare modo di crescere in Europa. Serve un mercato dei capitali profondo e liquido e una politica di concorrenza che sostenga la crescita. L'Europa deve essere la casa delle opportunità e delle innovazioni".

Verso nuovo accordo industriale su energia green 

Per quel che riguarda gli obiettivi green dell'Ue, von der Leyen ha promesso che la Commissione europea manterrà la rotta sui target fissati al 2030 e al 2050 e ha ricordato che "nella prima metà del 2024, il 50% della nostra produzione elettrica è arrivata dalle rinnovabili, l'investimento nella tecnologia verde è più che triplicato in questa legislatura e attraiamo molti più investimenti nell'idrogeno pulito rispetto a Usa e Cina assieme". In questa direzione, la presidente ha detto che presenterà "un nuovo accordo industriale sull'energia verde per incanalare investimenti in infrastruttura e settori industriali energivori, con aggiudicazioni delle gare più rapide" Le nostre imprese, ha spiegato, "hanno bisogno di prevedibilità per i loro investimenti e possono fare affidamento su di noi. Dobbiamo riconciliare la protezione del clima e un'economia prospera. Il nuovo accordo consentirà anche di ridurre le bollette dell'energia perché sappiamo che i prezzi alti delle bollette ostacolano la competitività. Assieme garantiremo che l'era della dipendenza dai combustibili fossili russi sia finita per sempre". 

È il momento di costruire un'unione europea della difesa 

La presidente ha poi invocato la necessità di "costruire una vera e propria Unione europea della difesa", perché "per la prima volta da decenni è a rischio la nostra libertà e dobbiamo fare tutto il necessario per proteggere i nostri cittadini". La Nato ha detto, "continua a essere un pilastro della nostra difesa comune ma sappiamo tutti che le nostre spese per la difesa sono troppo deboli e poco efficaci, dobbiamo creare un mercato unico della difesa. Dobbiamo investire di più nelle capacità di difesa di alta gamma, dobbiamo investire insieme e creare progetti europei comuni come un sistema completo di difesa area e uno scudo aereo europeo". 

Von der Leyen contro Orban, missione in russia non è stata di pace ma di appeasement 

Passando all'Ucraina, von der Leyen si è scagliata contro il premier ungherese Viktor Orban, dicendo che "due settimane fa un premier del'Ue si è recato a Mosca. Questa cosiddetta missione di pace è stata semplicemente una missione di appeasement, una politica di eccessive concessioni. Solo due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Questo bombardamento non è stato un errore ma un messaggio, la nostra risposta deve essere altrettanto chiara. Nessuno vuole una pace giusta e duratura più dell'Ucraina e l'Europa la sosterrà finché sarà necessario. Dobbiamo dare a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno per vincere". 

Spargimento di sangue a Gaza deve finire ora  

E sul Medio Oriente la presidente ha ribadito che "lo spargimento di sangue a Gaza deve finire ora. Troppi bambini, donne e civili sono morti per la risposta di Israele all'attacco terroristico brutale di Hamas. La gente di Gaza non ce la fa più e l'umanità non ce la fa più. Ci vuole un cessate il fuoco immediato, devono essere liberati gli ostaggi israeliani e dobbiamo prepararci per il giorno dopo. L'Europa ha aumentato molto il nostro aiuto umanitario e continueremo a farlo. La soluzione a due Stati è il mondo migliore per garantire la sicurezza sia di israeliani che di palestinesi". 

Migrazione, un nuovo commissario per la regione mediterranea 

Infine, von der Leyen ha invitato a concentrarsi sull'attuazione del Patto sulla migrazione e l'asilo, che "è un grandissimo passo avanti". "La solidarietà è stata posta al cuore della nostra risposta comune. So che molti pessimisti pensavano che non ci saremmo messi d'accordo sulla migrazione ma ci siamo riusciti. Ora dobbiamo concentrarci sugli aspetti attuativi in modo che il Patto diventi una realtà concreta", ha detto, aggiungendo che "ci vuole un approccio comune sui rimpatri in modo che siano più efficienti e dignitosi. Dobbiamo sviluppare partenariati approfonditi sul fianco meridionale, la regione mediterranea dovrebbe ricevere un'attenzione costante. Nominerò un commissario per la regione mediterranea, proponendo una nuova agenda per il Mediterraneo insieme a Kaja Kallas".