Fondo salvaguardia imprese, Patrimonio rilancio, contratti di sviluppo e accordi per l'innovazione sono le misure di sostegno a cui le imprese potranno accedere con priorità nell'ambito della procedura valutativa svolta dal Ministero delle imprese e del made in Italy (Minit). Potranno presentare istanza per l'accesso con priorità alle predette agevolazioni le imprese che svolgono attività ovvero detengono uno o più attivi di rilevanza strategica per l'interesse nazionale negli ambiti disciplinati dal d.l. n. 21/2012 (c.d. golden power). Lo prevede il decreto del ministero delle imprese e del made in Italy 16 ottobre 2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 276 del 25/11/2023) recante condizioni, termini e modalità per il riconoscimento di una priorità nell'accesso a talune misure di sostegno alle imprese, in connessione all'esercizio dei predetti poteri speciali previsti dal dl n. 21/2012 che, si ricorda, opera in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni. In particolare, il decreto 16 ottobre 2023 specifica i criteri generali affinché il Mimit svolga le valutazioni funzionali all'accesso con priorità al sostegno del Fondo salvaguardia e del Patrimonio rilancio, nonché i termini e le modalità procedimentali per accedervi anche con riferimento alle misure relative ai contratti di sviluppo ed agli accordi per l'innovazione.
Fondo salvaguardia imprese e Patrimonio rilancio. Il Mimit valuta, su istanza dell'impresa, la sussistenza dei presupposti per l'accesso a misure di sostegno della capitalizzazione dell'impresa, idonee a consentire un rafforzamento patrimoniale ai fini dell'accesso con priorità al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività di impresa (art. 43, dl 34/2020, convertito in legge 77/2020) anche tenendo conto delle segnalazioni degli enti territoriali con riguardo al mantenimento della continuità operativa e dei livelli occupazionali nel loro territorio. In alternativa all'istanza di accesso l'impresa interessata può presentare domanda volta al riconoscimento della priorità nell'ambito del Patrimonio rilancio. In tal caso alla domanda che va presentata contestualmente al Mimit e al Mef va allegata una relazione con la relativa documentazione giustificativa che illustri le conseguenze economiche in termini di mancate opportunità di sviluppo derivanti dall'esercizio dei poteri speciali e dalla quale si evinca che l'accesso agli interventi del Patrimonio rilancio non privi o riduca l'efficacia delle prescrizioni imposte.
Contratti di sviluppo e accordi per l'innovazione. Le imprese beneficiarie entro 2 anni dalla data di comunicazione del dpcm di esercizio dei poteri speciali possono presentare domanda di agevolazione a valere sugli strumenti agevolativi dei Contratti di sviluppo e degli Accordi per l'innovazione. Ai fini dell'accesso prioritario allo strumento dei Contratti di sviluppo, le imprese sono valutate con priorità rispetto all'ordine di norma applicato alle domande non ancora avviate all'istruttoria, senza pregiudizio per quelle sottoposte al vaglio istruttorio. Con riferimento agli Accordi per l'innovazione, la domanda di agevolazione presentata determina, nell'ambito dello sportello agevolativo di riferimento, priorità nell'ammissione all'istruttoria in deroga ai criteri di norma applicati. L'istruttoria prioritaria dell'istanza non comporta in ogni caso alcuna deroga alle condizioni stabilite dalla normativa di riferimento per la concessione delle agevolazioni richieste.