Telegram, Durov contro le accuse "per crimini commessi da terzi"
Telegram, Durov contro le accuse "per crimini commessi da terzi"
Il fondatore e patron del sistema di messaggistica criptata arrestato a Parg l 24 agosto, ha definito "assolutamente false" le affermazioni secondo cui Telegram è una sorta di paradiso anarchico: "Rimuoviamo milioni di messaggi e canali dannosi ogni giorno"

di Redazione Roma 06/09/2024 08:21

Telegram non è un “paradiso anarchico”. Il fondatore del social di messaggistica criptata Telegram, Pavel Durov, nel suo primo messaggio dopo l'arresto in Francia, la sera del 24 agosto, scrive sul suo stesso canale che è "sorprendente" che qualcuno sia ritenuto responsabile per crimini commessi da altri, negando anche che la sua piattaforma di messaggistica sia un “paradiso anarchico”. Per il 39enne imprenditore russo "utilizzare le leggi dell'era pre-smartphone per accusare un amministratore delegato di crimini commessi da terzi sulla piattaforma che gestisce è un approccio fuorviante".

Lo scorso 28 agosto a Durov è stato concesso il rilascio condizionale a fronte di una cauzione di cinque milioni di euro, e a condizione che si presenti a una stazione di polizia due volte alla settimana. Dovrà quindi rimanere in Francia. L'imprenditore ha poi smentito le accuse della Francia secondo cui Parigi non avrebbe ricevuto risposte da Telegram alle sue richieste. Ha raccontato di aver aiutato personalmente le autorità francesi a "creare una linea telefonica diretta con Telegram per far fronte alla minaccia terroristica in Francia".

Ha inoltre definito "assolutamente false" le affermazioni secondo cui Telegram è una sorta di paradiso anarchico: "Rimuoviamo milioni di messaggi e canali dannosi ogni giorno", ha insistito. Il fondatore e patron di Telegram ammette che i numeri crescenti di utenti - circa 950 milioni in tutto il mondo - "causa disagi crescenti che rendono più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma. Per questo - prosegue Durov - mi sono posto come obiettivo personale di assicurare che le cose da questo punto di vista migliorino", aggiungendo che ci si sta occupando del problema "dall'interno" e che maggiori dettagli saranno resi pubblici in futuro, nella speranza di rendere Telegram e l'industria dei social nel suo insieme "più sicuri e più forti".