Tax refund, richieste con un’ app
Tax refund, richieste con un’ app
Saracchi (dogane): la sperimentazione entro fine anno. Al decollo la riforma territoriale dell’Agenzia, completata la mappatura di 225 procedimenti amministrativi

di di Cristina Bartelli 03/09/2024 02:00

Tax refund il rimborso Iva ai turisti extra Ue viaggerà su una app, inoltre procedure di sdoganamento sempre più digitali e intelligenza artificiale per controlli più mirati. E ai blocchi la riforma territoriale dell’Agenzia delle dogane, un ripensamento delle funzioni degli uffici fissato in una norma del 2012 ma portato a conclusione solo nel maggio del 2024.

Una riforma come spiega a ItaliaOggi Stefano Saracchi, direttore Organizzazione e Trasformazione digitale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli che ha visto concludere la mappatura dei procedimenti amministrativi applicati, 225 di cui 91 nel settore accise, 71 in quello delle dogane e 63 nel settore del gioco pubblico: «è emersa l’evidente necessità di non ammettere percorsi disomogenei nelle diverse realtà del territorio», spiega Saracchi e aggiunge, «proprio in ragione di tale intendimento, sono stati mappati tutti i procedimenti istruttori dell’Agenzia individuando un preciso elenco di provvedimenti amministrativi di competenza di ogni singolo funzionario, dirigente e direttore».

Per quanto riguarda la app per il tax refund, entro fine anno partiranno le prime sperimentazioni e il progetto verrà esteso entro il 2025 al 45% dei punti dogana del territorio nazionale ed entro il 2026 e il 2027 rispettivamente al 90 e al 95%.

«Per comprendere l’ampiezza della questione e l’impatto dell’attività amministrativa in termini internazionali», spiega Saracchi, «parliamo di oltre 4.9 milioni di richieste amministrative presso i nostri uffici nel 2023 e di oltre 3 milioni di istanze solo nei primi sei mesi del 2024.»

Domanda. Come si articola la riforma territoriale delle dogane e dei monopoli?

Risposta. Va premesso che la riforma, prevista da un decreto-legge del 2012, ha come obiettivo quello di aumentare la fiducia nel sistema fiscale attraverso una regolamentazione di settore chiara per tutti. Infatti, la principale sfida è quella di coordinare e armonizzare i processi e le competenze dei differenti settori dei giochi, delle accise e delle dogane in un unico sistema informatico e amministrativo. Sono stati, quindi, istituiti, su tutto il territorio nazionale, uffici antifrode a valenza regionale e uffici tecnici di coordinamento che avranno importanti responsabilità nei confronti dei più significativi procedimenti autorizzatori dell’Agenzia.

La fusione disposta dal legislatore per il settore dei monopoli e delle dogane dettava una profonda complessità amministrativa che aveva bisogno di tempo per concretizzarsi in una serie di stabili provvedimenti.

Oggi, grazie a una visione digitale più ampia e alla spinta propulsiva del Direttore Roberto Alesse verso una reale trasformazione amministrativa, siamo riusciti a creare i presupposti per trovare questa solidità.

D. Cosa cambia per i cittadini/operatori con la riforma territoriale delle dogane?

R. Il principale beneficio sarà quello della chiarezza dei ruoli e delle responsabilità durante tutte le fasi dei procedimenti amministrativi e tributari.

Si informatizzeranno molti processi di lavoro che a oggi sono ancora eseguiti manualmente allo sportello. Secondo questo approccio, l’assistenza agli utenti migliorerà grazie alla possibilità di presentare istanze, relative a provvedimenti e autorizzazioni, anche in modalità full digital. L'esperienza acquisita negli anni - e una concertazione più efficace con le parti sociali e gli stakeholder - ha permesso all’Amministrazione di creare una riforma che fosse davvero attuabile e riuscisse a identificare quei procedimenti che possono realmente svolgersi da remoto, facendo risparmiare tempo alle imprese.

D. C’è un cronoprogramma?

R. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 26 giugno scorso ha definitivamente approvato la riforma organizzativa territoriale e in queste settimane l’Agenzia sta lavorando per mappare tutti gli incarichi di responsabilità. Parliamo di oltre 500 ruoli tra posizioni dirigenziali, posizioni organizzative di elevata responsabilità e nuovi incarichi. Nel primo semestre del 2025 partirà una prima sperimentazione territoriale per poi, nel secondo semestre dell’anno, diventare realtà in tutto il Paese.

D. Il termine più usato dalle pubbliche amministrazioni nell’ultimo anno è intelligenza artificiale, come sarà declinata per le dogane e i monopoli?

R. La digitalizzazione e l'uso dell'intelligenza artificiale devono sempre essere guidati da equilibrati principi di diritto e giustizia. È essenziale che l'uso di questi sofisticati strumenti rispetti, sempre, le normative vigenti e che vi sia un controllo finale sulle decisioni critiche. L'intelligenza artificiale può supportare l'efficienza e la precisione ma non deve mai sostituire la valutazione dei funzionari. La nostra sfida è coniugare l'innovazione tecnologica con il rispetto delle garanzie procedurali, assicurando che ogni decisione sia presa nel pieno rispetto dei diritti dei cittadini, anche sulla base delle indicazioni dettate dalla giustizia amministrativa che già da tempo si è interrogata sul tema della discrezionalità tecnica e amministrativa nei procedimenti supportati dall’IA. La riforma è, quindi, l’opportunità per introdurre strumenti più sofisticati per i controlli nel settore delle accise e dei giochi, oltre ad affinare quelli già esistenti nel contesto doganale.

D. Per attuare la riforma avete proceduto a una mappatura dei procedimenti? Quanti ne avete rendicontati e come si traduce questo monitoraggio per gli operatori?

R. Negli organi di governance dell’Agenzia - presieduti dal Direttore Alesse - è emersa l’evidente necessità di non ammettere percorsi disomogenei nelle diverse realtà del territorio. Proprio in ragione di tale intendimento, sono stati mappati tutti i procedimenti istruttori dell’Agenzia individuando un preciso elenco di provvedimenti amministrativi di competenza di ogni singolo funzionario, dirigente e direttore. Ciò consentirà all’utenza di aver chiaro a chi - e a quale unità organizzativa - è riferibile la gestione dei delicatissimi carteggi che quotidianamente l’Agenzia analizza. I procedimenti amministrativi mappati sono in totale 225 di cui 91 nel settore accise, 71 in quello delle dogane e 63 nel settore del gioco pubblico.

D. Che funzioni avranno gli uffici tecnici sul territorio?

R. In ogni contesto territoriale sarà istituita una “Struttura tecnica” di coordinamento che curerà, nell’ambito delle competenze della propria circoscrizione, le attività individuate con determinazione del Direttore e quelle conferite dalla legge per lo svolgimento della funzione di “unità organizzativa responsabile del procedimento”. Il dirigente dell’Ufficio assumerà, quindi, la funzione di “Direttore territoriale aggiunto” e avrà l’onere di assicurare la corretta e uniforme applicazione delle procedure da parte degli Uffici locali ADM e valutare l’adeguatezza del sistema dei controlli interni. Sarà possibile identificare e gestire i principali rischi di una gestione non in linea con i dettami normativi d riferimento, garantendo così la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa.

D. Quali volumi economici intercetta l’Agenzia delle dogane per l’erario?

R. L’Agenzia ha assicurato nel 2023 oltre 85 miliardi di euro di gettito erariale. La riforma introduce strumenti più sofisticati per il controllo nel settore delle accise e dei giochi. Grazie all'adozione di tecnologie avanzate come il “Machine Learning supervisionato”, sviluppato dagli ingegneri, matematici e statistici dell’Agenzia, sarà possibile codificare algoritmi per il miglior tracciamento dei traffici giuridici ed economici del Paese, per aumentare la probabilità di sottoporre a controllo soggetti con un alto tasso di rischio di evasione e frode. I modelli che l’Agenzia sta elaborando partiranno da un set di dati storicamente disponibili e utilizzeranno criteri analitici di regressione, grazie ai quali sarà più semplice, per gli uffici controlli del territorio, individuare i casi a maggior probabilità di violazione e aumentare, così, i valori finanziari di recupero a tassazione.

D. Ci sono novità per quanto riguarda le procedure di tax refund per i turisti?

R. In realtà, questo è uno dei punti focali della riforma, insieme alla riduzione dei tempi di sdoganamento e alla semplificazione dei processi autorizzatori nel settore dei giochi e delle accise. Sono tutti fattori chiave per migliorare la competitività dell'Italia a livello internazionale. Entro la fine dell’anno, partiranno le prime sperimentazioni riorganizzative in materia di tax refund.

Grazie a un App, scaricabile liberamente da tutte le piattaforme digitali open source, le procedure che oggi si svolgono fisicamente presso i nostri sportelli saranno eseguite in modo più semplice e veloce. Le sperimentazioni per la richiesta dei rimborsi IVA da parte dei turisti extra UE che decideranno di trascorrere le vacanze nel nostro Paese saranno eseguite nei punti dogana di Roma Fiumicino e Ponte Chiasso.

Per comprendere l’ampiezza della questione e l’impatto dell’attività amministrativa in termini internazionali, parliamo di oltre 4.9 milioni di richieste amministrative presso i nostri uffici nel 2023 e di oltre 3 milioni di istanze solo nei primi sei mesi del 2024.

D. Con che tempi?

R. Il progetto verrà esteso entro il 2025 al 45% dei punti dogana del territorio nazionale ed entro il 2026 e il 2027 rispettivamente al 90 e al 95%. Questa innovativa modalità di richiesta di rimborso ha l’obiettivo di rendere il Paese sempre più competitivo per attrarre il turismo e assicurare, con uno sguardo internazionale, un’efficiente gestione delle pratiche amministrative nei confronti dei turisti che approcciano al mondo della nostra Pubblica Amministrazione. Ciò aumenterà la credibilità del nostro Paese rispetto a quella degli altri interlocutori internazionali che operano in contesti dove ancora questa digitalizzazione non è realtà.