Duello in punta di fioretto tra la presidente della Bce, Banca centrale europea, Christine Lagarde, e il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo che ques'ultimo aveva definito troppo timido il ribasso del costo del denaro, -0,25%, deciso dall'Eurotower e aveva chiesto "più coraggio".
Lagarde: La Bce non è soggetta a pressioni politiche
Oggi 13 settembre, Lagarde, al termine della riunione dell'Eurogruppo, ha risposto a Tajani: "Coraggio? La Bce è un istituto indipendente, come è scritto chiaramente nei trattati, è non è soggetta a pressioni politiche di alcun tipo. Abbiamo una linea di base, esamineremo tutti i dati e se c'è un cambiamento significativo rispetto alla linea, lo valuteremo".
Tajeni: rivendico il diritto di criticare le scelte della Bce
Parole che hanno indotto Tajani a replicare: "La Bce deve essere indipendente ma rivendico il diritto di commentare le sue scelte. Io non ho offeso nessuno, dire che ci vuole più coraggio non è un' offesa ma un incoraggiamento. Continuo a rivendicare il mio diritto di fare osservazioni critiche sulle scelte della Bce. Non voglio influenzarle ma ho il diritto di commentarle. Sono per la riforma della Bce che non può essere solo la guardiana dell'inflazione ma deve trasformarsi in una vera banca centrale in grado di governare la moneta per sostenere l'economia reale che è quella che crea l'occupazione