Sono efficaci i punteggi Isa 2023
Sono efficaci i punteggi Isa 2023
Adesso si attende l’aggiornamento del software di calcolo. Il decreto Mef con le modifiche sugli indici di affidabilità fiscale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale

di di Andrea Bongi 11/09/2024 02:00

Le modifiche ai punteggi Isa 2023 arrivano, finalmente, al traguardo. Sono state infatti pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 212 di ieri nel supplemento ordinario n.34, le modifiche agli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili al periodo d'imposta 2023 che tengono conto, soprattutto, della situazione congiunturale straordinaria che ha caratterizzato tale annualità. Le modifiche in argomento sono contenute in un decreto ministeriale, firmato dal Viceministro del Ministero dell’economia e delle finanze Maurizio Leo, del 29 aprile scorso.

Indici di concentrazione

Oltre alla revisione congiunturale straordinaria degli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili all’annualità 2023, il decreto in argomento disciplina anche gli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale nonché una serie di misure di ciclo settoriale e di modifiche delle territorialità degli Isa.

Sulla base di quanto disposto dall’art. 7 del decreto ministeriale il programma informatico, realizzato dall’Agenzia delle entrate, di ausilio all’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, denominato “Il tuo Isa 2024 CPB”, tiene conto delle modifiche agli stessi indici di cui al presente decreto.

Il software di calcolo

Con la pubblicazione del decreto in GU che ne sancisce anche la conseguente entrata in vigore, il prodotto software di calcolo dei punteggi Isa e di elaborazione della proposta di concordato biennale dovrà essere necessariamente aggiornato rispetto alla versione attualmente utilizzata (versione 2.0.0 del 15 giugno 2024).

Le conseguenze di questo tardivo aggiustamento delle pagelle fiscali 2023 sono più di una. I contribuenti dovranno nuovamente procedere al calcolo del punteggio sintetico di affidabilità fiscale e della proposta di concordato biennale. Detta verifica si renderà necessaria al fine di avere conferma o meno, dei risultati già ottenuti con l’utilizzo della precedente versione del software “Il tuo Isa 2024 CPB”.

Ovviamente in caso di modifica dei risultati, che dovrebbe essere comunque favorevole al contribuente visto i contenuti del decreto ministeriale in argomento, si dovranno rivedere le decisioni relative sia all’eventuale adeguamento dei ricavi/compensi da dichiarare ai fini dell’ottenimento di un maggior punteggio sintetico di affidabilità fiscale, sia la decisione di aderire o meno al nuovo istituto di compliance introdotto dal Dlgs n.13/2024.

Profilo di illegittimità

La tardiva entrata in vigore del decreto che modifica gli indici di affidabilità fiscale per il periodo d’imposta 2023, scopre però il fianco anche ad un profilo di illegittimità del termine ultimo di trasmissione delle dichiarazioni dei redditi fissato, per il periodo d’imposta 2023, al 31 ottobre prossimo.

Non risulta infatti rispettato il termine di sessanta giorni previsto dall’articolo 6, comma 3, della legge n.212/2000 (statuto del contribuente) recentemente modificato dal Dlgs n.219/2023. Tale disposizione prevede infatti, testualmente che: “L'amministrazione finanziaria assume iniziative volte a garantire che i modelli di dichiarazione, le relative istruzioni, i servizi telematici, la modulistica e i documenti di prassi amministrativa siano messi a disposizione del contribuente, con idonee modalità di comunicazione e di pubblicità, almeno sessanta giorni prima del termine assegnato al contribuente per l'adempimento al quale si riferiscono”.

La pubblicazione del decreto di modifica agli Isa del 2023 avvenuta soltanto nella giornata di ieri, rende dunque necessario uno slittamento dei termini di trasmissione delle dichiarazioni dei redditi 2024 per consentire il rispetto della norma da ultimo richiamata.

Slittamento che potrebbe ovviamente produrre, soprattutto in relazione all’operazione concordato preventivo biennale, non poche conseguenze.

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