Recovery fund, presentate le linee guida al Parlamento. Conte: disponibile a riferire alle camere
Recovery fund, presentate le linee guida al Parlamento. Conte: disponibile a riferire alle camere
Cinque sezioni e sei missioni: il governo punta su digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione, formazione, ricerca e cultura; equità sociale, di genere e territoriale; salute. "Le scelte fiscali dovranno supportare la politica industriale nel processo di riconversione successivo alla crisi sanitaria e accompagnare il cambiamento in senso sostenibile", si legge,

16/09/2020 16:16

"L'attuale fase programmatoria del Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta uno snodo strategico, un'occasione storica irrinunciabile per il successo dell'azione economica e per le prospettive di crescita e di modernizzazione dell'Italia", ha scritto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella lettera che accompagna le linee guida del Recovery Fund inviato al presidente della Camera, Roberto Fico. "Certamente la sfida che ci attende è estremamente complessa e necessita del dispiegamento delle migliori energie e competenze del Paese, nonché del costante dialogo e della massima collaborazione tra le istituzioni", ha aggiunto Conte. "A tale prima fase seguirà quella di elaborazione, presentazione e adozione definitiva del Piano che
dovrà altresì attenersi alle indicazioni e ai parametri che saranno formulati a breve dalla Commissione europea", ha precisato il presidente del consiglio, aggiungendo poi che se le Camere lo riterranno opportuno, il Governo è disponibile a riferire sulle linee essenziali del documento, sia nella sede decentrata delle Commissioni sia nella sede plenaria dell'Assemblea". "Il documento - ha spiegato Conte nella lettera - definisce in via preliminare e sintetica gli obiettivi strategici di lungo termine, le aree tematiche d'intervento e le azioni su cui si articolerà il Piano che l'Italia dovrà presentare all'Unione europea. Nei prossimi mesi una volta completato l'iter di approvazione dei regolamenti attuativi del Recovery Plan europeo". In ciascuno dei passaggi che porteranno all'approvazione del piano "nello spirito della massima collaborazione e sinergia fra il Governo e il Parlamento sarà assicurato il pieno coinvolgimento delle Camere al fine di recepirne indirizzi, valutazioni e proposte concrete d'intervento", ha sottolineato Conte.

Le linee guida per accedere ai fondi previsti dal Recovery fund si sviluppano in 38 pagine e 32 slide e sono divise in cinque sezioni. In una definisce il contesto economico e sociale italiano ed il piano di rilancio del governo, basato su nove "direttrici di intervento". Previste sei missioni che rappresentano aree tematiche strutturali di intervento: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione, formazione, ricerca e cultura; equità sociale, di genere e territoriale; salute. Gli obiettivi indicati sono di raddoppiare il tasso di crescita dell'economia italiana dalla media del +0,8% dell'ultimo decennio all'1,6%; aumentare gli investimenti portandoli al 3% del Pil, aumentare il tasso di occupazione di 10 punti percentuali, dall'attuale 63% dell'Italia al 73,2% dell'attuale media Ue; portare la spesa per ricerca e sviluppo dall'1,3% attuale al 2,1%. Previste meno tasse su ceti medi e famiglie nell'ambito di una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta. Tra gli obiettivi anche un impulso alla revisione delle concessioni autostradali "al fine di garantire maggiore trasparenza competitività tra gli operatori e il corretto equilibrio tra l'interesse pubblico e l'interesse imprenditoriale, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti, dando tempestiva attuazione alle delibere dell'Autorità di regolazione dei Trasporti". Le linee guida fissano criteri stringenti per l'ammissibilità alle risorse del Recovery fund: i progetti devono avere piena coerenza con gli obiettivi strategici e macrosettoriali del Piano; "significativo impatto positivo sulla crescita del Pil e dell'occupazione; costi e impatti economici, ambientali e sociali "quantificabili, motivati e ragionevoli".

"Le scelte fiscali dovranno supportare la politica industriale nel processo di riconversione successivo alla crisi sanitaria e accompagnare il cambiamento in senso sostenibile, agevolando le produzioni in quei settori dove l'emergenza epidemiologica ha evidenziato una carenza produttiva a fronte di una evidente necessità per gli approvvigionamenti nazionali", si legge nelle linee guida del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "La crisi epidemiologica ha impresso una forte accelerazione ai processi di digitalizzazione e reso ancora piu' cogente l'esigenza di rispondere alle sfide fiscali poste dalla digitalizzazione dell'economia. In questa prospettiva, assume un rilievo ancora maggiore il negoziato che sta proseguendo in sede Ocse sulla riforma della tassazione delle multinazionali, incluse quelle digitali. L'obiettivo fissato in sede G20 e' la sottoscrizione, entro fine anno, di un accordo politico sulla parziale modifica dei criteri di allocazione internazionale della base imponibile societaria per ridurre le possibilita' di profit shifting delle multinazionali e sull'introduzione di un livello minimo di tassazione effettiva per le stesse imprese".