R&S, sì ai ripensamenti
R&S, sì ai ripensamenti
Sarà possibile revocare entro il 30 giugno 2024 la richiesta telematica presentata per accedere alla procedura del riversamento spontaneo del credito d’imposta per ricerca e sviluppo indebitamente utilizzato

di di Bruno Pagamici 02/12/2023 00:14

Sarà possibile revocare entro il 30 giugno 2024 la richiesta telematica presentata per accedere alla procedura del riversamento spontaneo del credito d'imposta per ricerca e sviluppo indebitamente utilizzato. Purché non sia stato ancora effettuato il versamento dell'unica soluzione o della prima rata del piano di pagamento. È quanto risulta dagli emendamenti al decreto legge n. 145/2023 (Collegato fiscale alla legge di bilancio 2024) approvati in commissione bilancio al Senato. Dalla lettura degli atti emerge anche che il legislatore è intervenuto a sostegno sia dell'agricoltura di montagna con una norma di semplificazione burocratica destinata a lavoratori agricoli e allevatori beneficiari di agevolazioni fiscali, sia dell'industria fonografica nazionale ampliando i limiti massimi del “tax credit musica” riservato alle imprese del comparto.

Revoca del riversamento.

I soggetti che hanno già presentato la richiesta telematica di accesso alla procedura di riversamento spontaneo del credito d'imposta ricerca e sviluppo (una sorta di sanatoria) e non hanno ancora effettuato il versamento dell'unica soluzione o della prima rata del piano potranno revocare integralmente la richiesta entro la scadenza del 30 giugno 2024.

Le modalità di manifestazione della revoca verranno definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanarsi entro 90 giorni dall'entrata in vigore della predetta disposizione.

Va ricordato che la proroga del termine ultimo per presentare l'istanza di adesione alla sanatoria relativamente al periodo compreso tra l'anno 2015 e l'anno 2019 è stata prevista dal d.l. 145/2023. Con tale modifica si intendono esplicitamente prorogati anche i termini di accertamento per gli anni 2016 e 2017. La proroga del termine di adesione va inoltre a ridefinire i termini per i successivi riversamenti del credito d'imposta. In caso di adempimento attraverso un'unica soluzione il termine è quello del 16 dicembre 2024. Nel caso di rateizzazione, con l'aggiunta degli interessi sulla seconda e terza rata decorrenti dal 17 dicembre 2024, i termini di versamento sono i seguenti:

-16 dicembre 2024: primo versamento;

-16 dicembre 2025: secondo versamento;

-16 dicembre 2026: terzo versamento.

La proroga dei termini comporterà anche l'intervento dell'Agenzia delle Entrate che dovrà emettere nuovi provvedimenti per la definizione delle modalità di trasmissione dei nuovi modelli di comunicazione.

Agricoltura di montagna.

Un emendamento approvato dalla Commissione bilancio del Senato punta asostenere l'agricoltura di montagna prevedendo una semplificazione burocratica per i lavoratori agricoli e gli allevatori beneficiari di agevolazioni fiscali. La norma è riferita a chi ha terreni in affitto o comodato d'uso in zone di montagna o svantaggiate (particelle sotto i 5.000 metri quadrati). Dagli atti risulta che la documentazione comprovante la conduzione, da allegare alla richiesta, potrà essere costituita da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa dall'affittuario o dal comodatario, per comprovare l'esclusiva disponibilità del terreno sul quale dovranno essere eseguite le lavorazioni. Resta fermo l'obbligo di registrazione del contratto di affitto o comodato, ove previsto. Con questa misura il legislatore intende assicurare la sopravvivenza delle coltivazioni in superfici da prato e da pascolo, a vantaggio dell'economia e del paesaggio dei territori montani, scongiurando il pericolo dell'abbandono.

Tax credit musica.

Prosegue il supporto all'industria fonografica nazionale con l'ampliamento di 800mila euro del limite massimo che consente alle imprese del comparto di fruire del tax credit, come previsto dall'emendamento approvato dalla Commissione bilancio del Senato. Va ricordato che il credito d'imposta è riconosciuto alle imprese inserite nell'elenco allegato al d.d. Mic n. 2991 dell'11 settembre 2023, nella misura del 30% dei costi sostenuti dal 1° gennaio 2021 per attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche e videografiche musicali.