I Giochi olimpici raramente fanno rima con sostenibilità economica e l’edizione 2024 di Parigi, inaugurata ieri, non fa eccezione. Rispetto alle ultime kermesse, tuttavia, i costi saranno più contenuti, ponendo la manifestazione parigina tra le meno costose degli ultimi 40 anni. Di certo, però, le spese risultano (come sempre) molto più alte delle stime ipotizzate. L’ente del turismo francese si attende 11,5 milioni di turisti e un giro d’affari di 16,5 miliardi di euro.
Benefici a lungo termine
La storia ci dice che manifestazioni come i Mondiali di calcio e i Giochi olimpici raramente hanno effetti immediati. Ci sono, però, una serie di benefici a lungo termine, che per l’economia parigina sono stimati tra i 7 e gli 11 miliardi. L’impatto a breve termine sul Pil francese sarebbe quindi modesto, stimato allo 0,3%, principalmente frutto della biglietteria e dell’afflusso turistico. Questo partendo dal presupposto che calcolare con esattezza l’impatto economico che un evento come le Olimpiadi può avere nel corso del tempo è molto complicato e che, spesso, le stime non sono rispettate. Secondo l’università di Oxford, con un +156% in termini reali, le Olimpiadi registrano il superamento medio dei costi più alto di qualsiasi altro tipo di megaprogetto. La ricerca prende in considerazione le edizioni invernali ed estive dal 1960 al 2016.
Stime, come sempre, non rispettate
Nel 2017, al momento della candidatura della capitale francese, si era ipotizzato un budget di 6,8 miliardi; oggi, tuttavia, è già vicino ai 9 miliardi e dovrebbe salire ancora. L’apporto di fondi pubblici, dai 2 miliardi e mezzo preventivati, potrebbe raddoppiare secondo alcune stime. Fondamentale ricordare che per avere il dato ufficiale bisognerà aspettare il rapporto della Corte dei conti, previsto non prima dell'autunno del 2025.
Non troppo distante dalla cifra di 10 miliardi la previsione dei costi ipotizzata dalla società di consulenza Asterès, la quale prevede un esborso di 11,8 miliardi. Quest’ultima analisi giunge, però, alla conclusione che il costo di organizzazione dei giochi di Parigi è più basso rispetto alle edizioni passate, fatta eccezione per Seul 1988, Atlanta 1996 e Sydney 2000. Dal 1988 ad oggi, la forchetta più ampia tra costi previsti e finali si è riscontrata nell’edizione di Pechino nel 2008: con una previsione di 2,6 miliardi, si finì per spenderne 32. Un altro esempio sono le Olimpiadi invernali di Sochi, costate all’incirca 20 miliardi.
Se il passato ci insegna che i costi previsti sono destinati a lievitare, l’analisi dello storico può fornire anche delle indicazioni sull’impatto economico dei Giochi. Quasi tutti gli studi sono concordi con il dire che i benefici economici a breve termine sono esigui. Stando al paper pubblicato dalla società finanziaria giapponese Nomura, nel breve periodo l’effetto più probabile sarà un aumento dell’inflazione di alberghi, ristoranti e taxi, soprattutto a Parigi. Basti pensare che il gruppo di consumatori francese Ufc-Que Choisir ha intervistato 80 albergatori riscontrando che una camera doppia costerà, in media, 1.033 euro, rispetto ai 317 euro delle settimane precedenti all’inizio dei giochi.
Sempre secondo quanto riportato dalla società finanziaria giapponese, Parigi aumenterà temporaneamente anche le tariffe degli autobus (+100%) e della metropolitana (+85%) dal 20 luglio al 9 settembre, escludendo i titolari di abbonamenti. L’aumento stimato dell’inflazione dei servizi è di circa 20 punti base, ma è destinato a riassorbirsi con la normalizzazione dei prezzi. Per quanto riguarda il lungo periodo, secondo l’università Bocconi, l’evento olimpico porterà alla capitale francese nuove infrastrutture sportive, turistiche e di trasporto: investimenti che ancora una volta si inquadrano in un percorso di rigenerazione urbana di aree periferiche, come ad esempio Saint Denis con il nuovo centro per gli sport acquatici. L'ultimo studio effettuato dal Centro di diritto ed economia dello sport (Cdes) su diretta commissione del Cio ha calcolato impatto del turismo nella fase successiva ai giochi (2025-2034), in particolare nella zona di Île-de-France con cifre comprese tra i 201 milioni e gli 1.2 miliardi di euro.
Impatto economico modesto
Secondo uno dei massimi esperti del settore e autore di «Circus Maximus: The Economic Gamble Behind Hosting the Olympics and the World Cup» Andrew Zimbalist, solo in sette casi i giochi hanno avuto un modesto impatto positivo sull’attività economica o sull’occupazione nel breve termine, comunque in misura largamente inferiore alle previsioni; in sedici casi, non è stato riscontrato alcun effetto statisticamente significativo; in tre casi, addirittura, l’impatto è stato negativo. Per far fronte a questa realtà, nel corso degli anni il Cio ha cambiato la sua politica per favorire progetti più sostenibili.Questo cambio di rotta è dovuto anche al calo delle candidature per ospitare i giochi e alla diffusa avversione che in molti casi si è riscontrata nell’opinione pubblica. Sempre Zimbalist ha proposto di istituire sedi permanenti per i Giochi estivi e invernali per ridurre i costi e i rischi associati all’organizzazione dell'evento. Come rendere più sostenibili le olimpiadi per chi le ospita? Questa la sfida cruciale degli anni a venire. Prossimo appuntamento: Milano-Cortina 2026.