"Con l'arrivo dei 250 miliardi di fondi europei e l'avvio degli appalti, s'intensifica il rischio di corruzione e di infiltrazioni criminose nel nostro Paese". Lo spiega il presidente dell'Anac, Giuseppe Busìa, nella relazione al Parlamento. "Le nuove sfide del malaffare ci spingono ad usare armi nuove per combattere corruzione, spreco di denaro pubblico, infiltrazioni criminose negli appalti. Strategico è l'utilizzo in modo innovativo delle tecnologie informatiche, con l'incrocio dei dati nella Banca Dati, che contiene oltre 60 milioni di appalti e tutte le informazioni sulle imprese appaltanti. Sono questi gli strumenti più efficaci nel prevenire e combattere la cattiva amministrazione: controllo digitale preventivo, monitoraggi, amministrazione trasparente".
Per Busìa "uno degli strumenti più efficaci di azione e di prevenzione da parte di Anac è la vigilanza collaborativa, che a partire dalla seconda metà del 2021 è stata estesa anche al supporto alle amministrazioni sul fronte Anticorruzione". "Si tratta di una forma di collaborazione e di promozione di best practices fra le amministrazioni che lo richiedono e l'Autorità, nello spirito di problem solving. Consente di intervenire con tempestività a garanzia della legalità nelle procedure di aggiudicazione". E "sono più di 300 le procedure di aggiudicazione di lavori, servizi e forniture, in cui Anac ha affiancato le amministrazioni attraverso la vigilanza collaborativa. Dal 2015 sono stati firmati oltre cento protocolli. Solo nel 2021 i pareri forniti sono stati 173 - si aggiunge - Di particolare rilevanza il Protocollo quadro sottoscritto con il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che riguarda la realizzazione delle 102 opere prioritarie, per le quali è stata disposta la nomina di 49 Commissari straordinari dotati di ampi poteri in deroga al decreto legge 'Sblocca-cantieri'". Le "pubbliche amministrazioni che aderiscono - si sottolinea - sottopongono in via preventiva gli atti di gara all'Autorità, che in tempi brevissimi fornisce osservazioni e consigli. La vigilanza collaborativa si è caratterizzata negli anni quale strumento di deflazione del contenzioso, come confermato dal numero esiguo di ricorsi avviati sulle procedure vigilate dall'Anac. Per potenziarne l'efficacia, nel 2021 l'Ancticorruzione ha modificato il Regolamento introducendo emendamenti diretti a migliorarne ed ampliarne l'ambito applicativo".
Nell`ambito dell`attività di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, Anac ha ricevuto nel 2021 un numero altissimo di richieste di intervento da parte della società civile. Sono infatti pervenute 7.230 istanze, costituite prevalentemente da richieste di intervento dell`Anac. E, residualmente, da interlocuzioni con amministrazioni/enti. "Tra queste, circa 2.900 segnalazioni sono state archiviate: circa l`85% di queste per incompetenza dell`Autorità e le restanti perché ritenute di contenuto generico o di mero rinvio ad allegata documentazione ovvero perché inviate per conoscenza". Nella relazione dell'Anticorruzione si spiega che di fronte a queste archiviazioni di "immediata evidenza", si sono affiancate quelle conseguenti a procedimenti pre-istruttori che hanno evidenziato carenza nei presupposti di avvio di un procedimento di vigilanza. L`esame delle richieste di intervento che invece hanno superato il vaglio di ammissibilità ha determinato l`apertura di un numero complessivo di 551 fascicoli di vigilanza, di cui 203 in materia di trasparenza e 202 in materia di prevenzione della corruzione. A questi si aggiungono, infine, ulteriori procedimenti comunque riconducibili alla materia in questione, che hanno riguardato rating di legalità (37 fascicoli), altre richieste (si pensi ad esempio alle richieste di accesso agli atti ovvero alle richieste di informative da parte delle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti - 67 fascicoli) e altri fascicoli relativi a informative al Consiglio sulle archiviazioni o fascicoli conclusi in fase preistruttoria e presentati al Consiglio dell`Autorità in modalità aggregata (34 fascicoli).
Per quanto riguarda la tipologia di attività di vigilanza svolta dall`Anac nella materia della prevenzione della corruzione e della trasparenza, la stessa si è svolta con le seguenti modalità: vigilanza d`ufficio che, secondo la direttiva programmatica di vigilanza per l`anno 2021, è stata rivolta alle amministrazioni aggiudicatrici e agli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house. Dalle verifiche in questione sono emerse criticità nel 50% dei casi, per i quali sono stati avviati i relativi procedimenti di vigilanza; vigilanza su segnalazione, che ha portato all`apertura di 176 procedimenti in materia di tutela della trasparenza (di cui 173 a seguito di segnalazione di privati cittadini e 3 a seguito di verifiche ispettive) e di 172 procedimenti in materia di prevenzione della corruzione (la maggior parte dei quali rivolti ad amministrazioni comunali e, a seguire in termini numerici, aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, società partecipate e amministrazioni centrali e regionali). In questo ambito l`Autorità ha cercato di intervenire in un`ottica collaborativa, adottando 20 atti di raccomandazione; esercizio del potere sanzionatorio ai sensi dell`art. 47, comma 1, d.lgs. 33/2013 (7 amministrazioni contestate, 19 soggetti contestati) e ai sensi dell`art. 19, comma 5, lett. b), d.l. 90/2014 (30 procedimenti sanzionatori); procedimenti aventi ad oggetto presunte misure discriminatorie o di revoca nei confronti del RPCT (9 procedimenti). L`Anac - si aggiunge - ha pure svolto la consueta attività di vigilanza sull`imparzialità dei funzionari pubblici, che si esplica essenzialmente su due direttrici fondamentali: accertamento di singole ipotesi di inconferibilità / incompatibilità degli incarichi pubblici e di incompatibilità successiva e verifica del rispetto dei codici di comportamento; attività preminentemente collaborativa nei confronti delle amministrazioni chiamate a prevenire, vigilare e risolvere gli eventuali conflitti di interesse che riguardano i loro funzionari. Nell`esercizio delle proprie competenze in materia di inconferibilità / incompatibilità di incarichi, nel corso dell`anno 2021 l`Autorità ha istruito circa 150 fascicoli (oltre a numerose questioni oggetto di archiviazione in forma semplificata), di cui il 50% ha riguardato la materia delle inconferibilità e il 15% la materia delle incompatibilità. Tale attività di vigilanza ha riguardato principalmente enti di
diritto privato in controllo pubblico e amministrazioni comunali, nonché, in misura inferiore, amministrazioni centrali, enti sanitari, regioni e autorità portuali.