Piazza Affari apre in rialzo dello 0,29%. Lo spread si allarga a 152 punti
Piazza Affari apre in rialzo dello 0,29%. Lo spread si allarga a 152 punti
L'All-Share apre a 25.591 punti (+0,28%). Dopo i primi scambi, positive anche le borse europee

12/11/2019 08:34

Avvio col segno più a Piazza Affari. L'indice Ftse Mib apre la seduta odierna guadagnando lo 0,29% a 23.555 punti. L'All-Share apre a 25.591 punti (+0,28%). Spread Btp/Bund in lieve allargamento a 152,223 punti base.
Dopo i primi scambi, positive anche le borse europee: Francoforte Dax 13.243,40 punti (+0,34%) - Parigi Cac 40 5.909,33 punti (+0,27%) - Londra Ftse 100 7.347,75 punti (+0,26%) - Madrid Ibex-35 9.427,79 punti (+0,42%).
La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo grazie alla buona performance dei titoli del comparto costruzioni e di quelli del settore retail. Tuttavia, avvertono gli analisti di Oanda, gli investitori continuano a temere le proteste a Hong Kong, fattore che potrebbe continuare a pesare sul sentiment. Il Nikkei ha terminato le contrattazioni con un incremento dello 0,8% a 23.520,01 punti. In luce Taisei Corp, che ha guadagnato l'1,1%, Shimizu Corp il 3,1%, Kajima Corp il 5,2%, J. Front Retailing l'1,3%, Aeon l'1,6% e Fast Retailing l'1,7%. Contrastati i titoli finanziari. Aozora Bank è salita dello 0,4%, mentre Shizuoka Bank ha chiuso sulla parità.
L'euro non si sposta dal range 1,10-1,11 nei confronti del dollaro dopo le contrastanti indicazioni in materia commerciale e le indiscrezioni in vista del cambio della guardia alla guida della Bce. Le speculazioni sul fatto che la nuova presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, possa cambiare il processo decisionale dell'istituto sulla politica monetaria, su richiesta del board, "potrebbero avere un impatto sulle quotazioni dell'euro", affermano gli analisti di Ing. Il Financial Times riferisce che i funzionari di diverse banche centrali nazionali vorrebbero che in futuro le decisioni sui tassi e sulle altre misure di politica monetaria venissero sempre prese a votazione dal board Bce, mentre al momento queste si svolgono solo su iniziativa del presidente della banca. Un voto più formale potrebbe "far temere che la Bce diventi meno agile, nel caso in cui fosse necessario un ulteriore stimolo a un certo punto", afferma Chris Turner di Ing.
La sterlina si è rafforzata nei confronti del dollaro dopo che il Brexit Party britannico di Nigel Farage non combatterà contro il partito conservatore in 317 seggi, aumentando significativamente le possibilità di vittoria dei Tory, guidati dall'attuale premier del Regno Unito, Boris Johnson, alle elezioni che si terranno il 12 dicembre. La mossa di Farage crea nei fatti una coalizione informale con i Conservatori per facilitare l'uscita del Regno Unito dall'Ue, riducendo le probabilità che le elezioni di dicembre producano un parlamento frammentato e incapace di approvare l'accordo Brexit negoziato dal premier Boris Johnson con Bruxelles.
Entrando nel dettaglio dei principali cross, l'euro/usd tratta sotto 1,11 a 1,1034, l'usd/yen è sopra 109 a 109,253 e il gbp/usd è sotto 1,29 a 1,2854.