Partite Iva, controlli per 10 mila
Partite Iva, controlli per 10 mila
Liste selettive costruite dall’estrazione delle informazioni. Attività strategica prioritaria fifty fifty per Agenzia delle entrate e Guardia di finanza. Ecco le novità 

di di Cristina Bartelli 13/07/2024 02:00

Parte la campagna straordinaria di controlli sulle partite Iva, Circa 10 mila le posizioni di contribuenti selezionati da Guardia di finanza e Agenzia delle entrate con indici di anomalia tali che prevederanno approfondimenti e controlli dai due enti. In vista della campagna sul concordato preventivo biennale che entrerà nel vivo da fine mese (dopo che anche il tassello del software sui forfettari si comporrà) si affilano anche armi di moral suasion sul fronte dei controlli.

Il contrasto all’evasione

Al momento si attende un concordato biennale più conveniente dopo l’accoglimento delle modifiche al decreto legislativo correttivo ma nel frattempo il Fisco non sta con le mani in mano. «Non siamo con l’anello al naso», ha sintetizzato una settimana fa il viceministro dell’economia Maurizio Leo, riprendendo il tema sul contrasto all’evasione e il concordato preventivo biennale: «Abbiamo dei dati che lasciano un po' perplessi: vediamo ad esempio che un imprenditore che dichiara 15.000 euro paga il dipendente 20.000 euro, la cosa non regge. Alla luce di questo la proposta del fisco sarà verosimile. Diremo: guardate che non abbiamo l'anello al naso, sappiamo che ci sono tante situazioni patologiche, mettetevi gradualmente a posto e avrete un dialogo molto più collaborativo con l'amministrazione finanziaria».

Il metodo di controllo

I dati presenti nei cervelloni elettronici sopratutto della Guardia di finanza consentiranno di incrociare elementi di rischio e informazioni in possesso presso le due amministrazioni.

La Guardia di finanza poi già nella circolare di indirizzo di inizio anno aveva posto sotto la lente le attività di autonomi e di forfettari e dunque si analizzeranno informazioni e dati dalle fatture per ad esempio l’utilizzo di più pos con intestazioni diverse che possono portare a riscontri di irregolarità fiscali.

Recentemente si è tornati a porre l’accento sulle cosidette partite Iva inerti o tossiche.

Gli indici a cui si presterà maggiore attenzione e ci si muoverà di conseguenza sono: segnalazioni ai fini della sospensione dei “modelli F24” contenenti compensazioni tributarie che presentano profili di rischio; sequestri di crediti d'imposta; proposte di cessazione della partita IVA e cancellazione dalla banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie (VIES); controlli e verifiche nei confronti dei soggetti destinatari delle comunicazioni per la promozione dell'adempimento spontaneo (cc.dd. lettere di invito alla compliance o “cambia verso”).

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