M5s, Di Maio: non temo scissioni. Si eleggono i nuovi capigruppo di Camera e Senato
M5s, Di Maio: non temo scissioni. Si eleggono i nuovi capigruppo di Camera e Senato
Il capo politico del Movimento 5 stelle annuncia: durante la festa di Napoli annuncerò la muova organizzazione del movimento

09/10/2019 09:58

"Da quando c'è stata la scissione nel Pd molti parlano di scissione del M5s, ma non ho questo timore. Non temo scissioni". Lo ha detto a radio Anch'io il capo politico dei cinquestelle e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "Nel Movimento si è discusso in questi 10 anni anche in maniera molto forte. E' normale ci siano discussioni anche accese quando si va al governo e si va in una direzione", ha proseguito Di Maio aggiungendo che durante la festa di Napoli lancerò la nuova organizzazione del Movimento: passiamo da avere solo il capo politico ad avere fino a 100 persone che organizzeranno il Movimento"."La mia carica dura 5 anni, al termine si decidera'. Ma sono d'accordo con chi dice che le decisioni vanno condivise. E io non vedo l'ora", ha concluso. Intanto, a proposito di organizzazione, oggi urne aperte al gruppo M5s della Camera e del Senato per l'elezione dei nuovi capigruppo che prenderanno il posto rispettivamente di Francesco D'Uva, eletto questore di Montecitorio, e di Stefano Patuanelli, diventato ministro dello Sviluppo economico. La procedura per l'elezione dei nuovi presidenti è stata avviata ieri sera con le rispettive assemblee di gruppo nel corso delle quali c'è stata la presentazione delle candidature: alla Camera i candidati sono Anna Macina, Francesco Silvestri e Raffaele Trano. Al Senato Danilo Toninelli, Gianluca Perilli, Stefano Lucidi e Marco Pellegrini. Per essere eletti serve la maggioranza assoluta dei componenti, ovvero 109 voti a Montecitorio e 54 a Palazzo Madama, quindi è altamente probabile che non ci sarà una fumata bianca, viste le attuali divisioni. Se nessuno raggiungerà la maggioranza assoluta si procederà ad una seconda votazione, a quel punto è possibile che si creino accordi tra i candidati per vincere. A Montecitorio le urne si chiuderanno alle 20, al Senato alle 18.
Quindi ci sarà lo spoglio.