Comincia davvero a rappresentare un serio problema per il governo il ministro dell’Agricoltura Franco Lollobrigida, cognato della premier Meloni. Il 21 novembre scorso, Lollopbrigida era a bordo di un tremo ad Alta velocità Freccia Rossa che viaggiava in forte ritardo verso Sud,e e ha pensato bene di chiedere lo stop non programmato del convoglio nella stazione ferroviaria di Ciampino, per trasferirsi poi in auto blu a Caivano, dove era programmata l’inaugurazione del parco urbano.
Una pensata che ha indotto molti rappresentanti dell’opposizione a definire la vicenda «scandalosa» e a sollecitare le dimissioni del ministro. L’intervento più duro è stato quello del leader di Italia Viva Matteo Renzi: «Se ha davvero fermato un treno alta velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in aula le dimissioni di Lollobrigida», ha dichiarato.
Schlein ha preannunciato un’interrogazione parlamentare del Pd e ha sottolineato la gravità dell’episodio: «Non tutti possono permettersi di far fermare un treno. Trovo quello di Lollobrigida un comportamento arrogante e indegno». Conte ha definito l’episodio «un segnale devastante della politica ai cittadini, in un momento di tagli e di manovre lacrime e sangue. Un autorevole esponente del governo utilizza un mezzo di trasporto che non è al personale servizio del ministro, ma dei cittadini, e ne fa un privilegio personale». Contro lLollobrigida anche Più Europa, Avs e tutti i partiti dell’opposizione, mentre Tommaso Foti, capogruppo di Fdi alla Camera, ha difeso il ministro: «È lampante che l’assenza di un ministro a un’iniziativa come quella di ieri che sancisce, grazie anche al governo Meloni, la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un autentico danno all’immagine dello Stato».
Lollobrigida ha poi detto che della fermata straordinaria a Ciampino hanno potuto beneficiare tutti i viaggiatori interessati a farlo e che non c’è stato quindi nessun privilegio.