Libano, Crosetto: i nostri militari non sono un target diretto
Il ministro della Difesa durante l'informativa urgente del Governo sugli esiti del vertice Nato di Washington
di Redazione Roma 01/08/2024 11:18
"Oggi ritengo che la presenza dei militari non sia più a rischio dei mesi scorsi. Non sono un target diretto, abbiamo un apparato di intelligence". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto durante l'informativa urgente del Governo sugli esiti del vertice Nato di Washington, in uno dei passaggi dedicati alle tensioni in Medio Oriente. "Tuttavia, potrebbero essere coinvolti incidentalmente negli scontri tra le parti, che diventano più frequenti e di crescente intensità. In questo senso mi sono fatto portavoce di questa preoccupazione sia col mio omologo israeliano sia con quello libanese affinché venisse rispettato ruolo e integrità di Unifil e del personale che vi opera".
"Sono convinto che la nostra presenza e quella di Unifil sia in questo momento l'unico elemento che può portare stabilità ed evitare una ulteriore escalation. La presenza di 10mila soldati che appartengono all'Onu può essere uno degli elementi che consente che non parta uno scontro diretto, può essere un elemento di pacificazione", ha quindi evidenziato il ministro della Difesa. "Sono soldati che sono lì per l'Onu e per la pace, sono soldati che sono lì a garantire che non deflagri il conflitto in qualcosa di più ampio - prosegue -. Mai come oggi noi abbiamo e dobbiamo avere un ruolo. A questo si accompagna una costante preoccupazione perché non c'è giorno in cui io mi chieda: 'e se succede qualcosa?'. Il primo compito del ministro della Difesa è quello di garantire la sicurezza dei militari, questo è l'impegno principale che svolgo ogni giorno", assicura.
"L'attacco missilistico nel Golan che ha provocato morti e feriti ha innalzato ulteriormente la tensione e rischia di provocare una tragica escalation degli eventi in Medio Oriente. Nonostante le smentite di Hezbollah, le prime analisi avrebbero confermato la provenienza del razzo da un'area sotto il suo controllo", ha aggiunto, sottolineando che "quella che si prospetta è una situazione delicata e potenzialmente molto pericolosa".