Le multe si pagheranno con l’F24
Le multe si pagheranno con l’F24
Il modello manda in soffitta l’F23. Anche le multe si potranno compensare.Tutte le tasse si pagheranno con il potenziamento di PagoPa. Il futuro dei versamenti è tracciato nel Piano operativo dell’Agenzia delle entrate 2024-2026

di di Giuliano Mandolesi 26/03/2024 02:00

Addio al modello F23: il metodo di pagamento sarà a breve sostituito dall’F24 e dai versamenti tramite avvisi PagoPA. Il passaggio dall’F23, attualmente in uso per il versamento di alcune tipologie residuali di imposte, tasse e sanzioni, come canoni per concessioni demaniali e sanzioni inflitte da autorità giudiziarie e amministrative (ad esempio, multe e contravvenzioni), all’F24, consentirà inoltre ai contribuenti di pagare anche queste tipologie di debiti attraverso la compensazione, possibilità invece finora inibita proprio dall’utilizzo del vigente modello che non consente la possibilità di saldare il dovuto con i crediti a disposizione. Questo è quanto indicato nel Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) approvato dal Comitato di gestione dell’agenzia delle entrate pubblicato lo scorso 19 marzo che di fatto evidenzia come l’amministrazione finanziaria stia ottemperando a quanto previsto sia dall’articolo 3-bis del dl 73/2022, in merito all’estensione dell’applicazione della disciplina in materia di versamento unitario, sia dall’articolo 18 del d.lgs. 1/2024 (il decreto adempimenti), sulle modalità di pagamento delle somme mediante PagoPA.

Ampliamento dell’F24

Come riportato nel Piao, l’agenzia delle entrate lavorerà in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale, alla progressiva dismissione del modello di pagamento F23 in favore dell’estensione dell’utilizzo del modello F24 nonché alla progressiva integrazione dei servizi Agenzia con quelli della piattaforma PagoPA (es. pagamento mediante avviso PagoPa). La prima spinta all’ampliamento F24 è arrivata dall’articolo 3-bis introdotto in fase di conversione in legge del dl 73/2022, che ha stabilito la possibilità per i contribuenti di effettuare versamenti unitari di qualsiasi imposta, tassa o contributo, comunque denominati spettati allo Stato, agli enti territoriali e previdenziali secondo la disciplina dettata dall’articolo 17 del d.lgs 241/1997, ovvero tramite compensazione. Attualmente la lista di tributi e contributi pagabili con possibilità di compensazione, benché in continuo aumento nel corso degli ultimi anni, è indicata al comma 2 del citato articolo 17 e non contempla l’intera platea dei versamenti richiesti ai contribuenti. La norma va ad interagire con la lettera h-ter del comma 2 dell’articolo 17 demandando al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’onore di individuare e disciplinare le tipologie di versamenti attualmente non ricomprese nella normativa. Negli ultimi anni, proprio in ottemperanza di quanto previsto a lettera h-ter del medesimo comma 2, ovvero la possibilità di estendere nell’ambito del versamento unificato anche altre entrate rispetto a quelle espressamente citate all’articolo 17, il Mef ha già introdotto tra i pagamenti effettuabili con F24 anche quelli relativi all’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, nonché ai relativi accessori, interessi e sanzioni ed anche quelli relative a somme dovute per la registrazione degli atti dell’autorità giudiziaria richieste dall’Agenzia.

La piattaforma PagoPA

L’articolo 18 del d.lgs. 1/2024 prevede che per i versamenti di imposte, contributi e altre somme, cui si applica la citata disciplina dell’articolo 17 del d.lgs 241/1997, il contribuente può utilizzare anche gli strumenti di pagamento offerti dalla piattaforma PagoPA (disciplinata all’articolo 5 c.2 del dlgs 82/2005) e con uno o più provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate, in collaborazione con il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, saranno definite le modalità e i termini per l'attuazione, anche progressiva, della disposizione.

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