La Bce, il Tpi preserva la stabilità dei prezzi
La Bce, il Tpi preserva la stabilità dei prezzi
La flessibilità nel reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, Pepp) rimane la prima linea di difesa al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione connessi alla pandemia

04/08/2022 11:10

La Bce ha ritenuto necessaria l'istituzione del Tpi al fine di sostenere l'efficace trasmissione della politica monetaria. In particolare, mentre il Consiglio direttivo prosegue nel percorso di normalizzazione, il Tpi assicurerá che l'orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i Paesi dell'area dell'euro. L'unicitá della politica monetaria del Consiglio direttivo è un presupposto affinchè la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilitá dei prezzi. Il Tpi rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo, attivabile per contrastare ingiustificate e disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l'area dell'euro. E' quanto si legge nel bollettino della Bce, dal quale si apprende inoltre che la portata degli acquisti del Tpi dipenderá dalla gravitá dei rischi per la trasmissione della politica monetaria. Gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante. Salvaguardando il meccanismo di trasmissione, il Tpi consentirá al Consiglio direttivo di adempiere piú efficacemente il mandato di preservare la stabilitá dei prezzi. In ogni caso, puntualizza la Bce, la flessibilitá nel reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, Pepp) rimane la prima linea di difesa al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione connessi alla pandemia. La Banca centrale europea ha ritenuto opportuno che il primo passo sul percorso di normalizzazione dei tassi di riferimento fosse piú ampio rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente. Questa decisione si è basata sull'aggiornamento della valutazione del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul sostegno rafforzato che il Tpi fornisce all'efficace trasmissione della politica monetaria. Ciò, si legge nel bollettino della Bce, sosterrá il ritorno dell'inflazione sull'obiettivo di medio termine del Consiglio direttivo consolidando l'ancoraggio delle aspettative di inflazione e assicurando un riallineamento delle condizioni della domanda tale da conseguire l'obiettivo di inflazione nel medio periodo. Nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo della Bce "sará opportuna un'ulteriore normalizzazione dei tassi di interesse", si legge sempre nel bollettino dell'istituto di Francoforte, dal quale si apprende inoltre che "anticipare l'uscita dai tassi di interesse negativi alla riunione di luglio consente al Consiglio direttivo di passare a un approccio in cui le decisioni sui tassi vengono prese volta per volta. L'evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo continuerá a essere dipendente dai dati e contribuirá al conseguimento dell'obiettivo di inflazione del 2% nel medio termine. Nel contesto della normalizzazione della politica monetaria, il Consiglio direttivo valuterá le opzioni per la remunerazione della liquiditá in eccesso". Il Consiglio direttivo resta comunque pronto ad adeguare tutti gli strumenti nell'ambito del suo mandato per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% nel medio termine. Il nuovo Tpi garantirá l'ordinata trasmissione dell'orientamento di politica monetaria in tutta l'area dell'euro mentre il Consiglio direttivo continua ad adeguare tale orientamento per far fronte all'elevata inflazione.