L'ex marito deve vedere i figli
L'ex marito deve vedere i figli
Si configura il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice per la signora che per ben quattro mesi impedisce al padre si esercitare il diritto di visita nei confronti dei minori

di di Dario Ferrara 01/12/2023 07:45

Condannata la madre che non fa vedere i figli all'ex marito. Si configura il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice a carico della signora che per ben quattro mesi impedisce al padre si esercitare il diritto di visita nei confronti dei minori collocati presso di lei: è esclusa la non punibilità per particolare tenuità del fatto perché la condotta illecita va avanti per un periodo apprezzabile e determina un danno a carico del marito; che si costituisce parte civile nel processo penale ed è credibile quando afferma che la ex lo ha ostacolato in modo sistematico. Così la Corte di cassazione penale, sez. seconda, con sentenza n. 47882 del 30/11/2023, che interviene in una vicenda già finita all'esame della Suprema corte.

Consensuale violata

Diventa definitiva la condanna per il reato di cui all'articolo 399, secondo comma, Cp inflitta nell'appello bis: la signora pagherà la multa di 300 euro ma soprattutto il risarcimento all'ex in sede civile. Il tutto dopo che era stata annullata con rinvio la sentenza di appello che riteneva la donna non punibile in base all'articolo 131 bis Cp, riformando l'assoluzione per insussistenza del fatto pronunciata in primo grado. Il punto è che la donna contravviene alle condizioni del diritto di visita convenute dalle stesse parti in sede di separazione consensuale e recepite nel decreto di omologazione del giudice. E ciò, a quanto emerge, per privilegiare il rapporto dei figli del suo nuovo compagno a scapito degli incontri col padre.

Condotta ingiustificata

Non giova alla difesa della signora dedurre che sarebbero stati gli impegni di lavoro a impedire all'ex marito di essere puntuale agli appuntamenti fissati per esercitare il diritto di visita. Né ha senso tentare di rimettere in discussione la responsabilità dell'imputata, visto che la prima sentenza d'appello è annullata soltanto sull'assoluzione per particolare tenuità: risulta attendibile la deposizione della persona offesa secondo cui la madre preclude al padre «in termini del tutto ingiustificati» gli incontri con i minori previsti dal provvedimento del giudice che omologa la separazione consensuale. Non resta che pagare le spese processuali e 3 mila euro a Cassa ammende.

Il testo della decisione su www.italiaoggi.it/documenti-italiaoggi