In Italia aumentano i giovani laureati, ma media Ue ancora lontana
In Italia aumentano i giovani laureati, ma media Ue ancora lontana
Report dell'Istat sui livelli di istruzione e i ritorni occupazionali 2023

17/07/2024 12:59

Crescono i giovani laureati in Italia, ma resta ancora ampio il gap con la media Unione. Lo segnala l'Istat in un Report sui livelli di istruzione e i ritorni occupazionali 2023.

Nonostante in Italia, nel 2023, la quota di giovani adulti in possesso di un titolo di studio terziario sia leggermente cresciuta, attestandosi al 30,6%, è decisamente inferiore alla media europea (43,1% nell'Ue 27) ed è molto al di sotto dei valori, comunque in crescita, degli altri grandi Paesi (51,9% Francia, 52,0% Spagna e 38,4% Germania), sottolinea 'Istituto.

In Italia tra i 25 e i 34 anni la percentuale dei laureati è passata dal 29,2% del 2022 al 30,6% del 2023 mentre nello stesso periodo nella media Ue il tasso dei giovani con un titolo terziario è passato dal 42% al 43,1%. In Italia, tra i 25 e i 34enni, più di una giovane su tre (37,1%) e meno di un giovane su quattro (24,4%) possiede un titolo terziario; le medie Ue sono pari al 48,8% e 37,6% rispettivamente. Il divario con l'Europa nella quota di giovani laureati diventa ancora più marcato se si tratta di cittadini stranieri: 12,7% in Italia e 36,5% nella media Ue. Anche il divario territoriale a sfavore del Mezzogiorno è molto marcato: è laureato un giovane su quattro (25,1%), contro oltre tre giovani su 10 nel Centro e nel Nord (35,5% e 32,9%).

Legame stretto tra il titolo studio dei genitori e quello dei figli

 Stretto il legame tra il titolo di studio dei genitori e quello conseguito dai figli. Nelle famiglie con almeno un genitore laureato, la quota di figli 25 e 34enni che hanno conseguito un titolo terziario è pari al 67,1%, se almeno un genitore è diplomato cala al 40,3% e scende al 12,8% quando i genitori possiedono al più un titolo secondario inferiore. L'associazione tra contesto familiare e titolo di studio è meno stretta per le giovani donne: la quota delle figlie con titolo terziario nelle famiglie con elevato livello di istruzione è oltre quattro volte superiore a quella registrata nelle famiglie con bassi livelli di istruzione, differenza che tra i coetanei maschi sale a circa sette volte.

Tasso di occupazione laureati a 84,3%

 Tra i 25-64enni, il tasso di occupazione dei laureati nel 2023 è 11 punti percentuali più alto di quello dei diplomati (84,3% e 73,3%, rispettivamente),  Rileva l'Istat spiegando che il gap sale a 15,7 punti tra gli under 35 che hanno conseguito il titolo da uno a tre anni prima (75,4% e 59,7% rispettivamente).

Quando i genitori hanno un basso livello di istruzione quasi un quarto dei giovani (24%) abbandona precocemente gli studi e poco più del 10% raggiunge il titolo terziario. Se almeno un genitore è laureato, al contrario, le quote diventano rispettivamente 2% e circa 70%. Il divario territoriale nel tasso di occupazione è più ampio per le fasce di età giovanili. Il tasso di occupazione dei 30-34enni nel Mezzogiorno, segnala il rapporto, è più basso rispetto ai giovani del Nord di 19,8 punti percentuali tra i laureati (70,8%, contro 90,6%) e di 25,8 punti percentuali tra i diplomati (57,2% contro 83,0%).