Immigrazione, Meloni in Libia: i migranti illegali sono nemici di quelli legali
Immigrazione, Meloni in Libia: i migranti illegali sono nemici di quelli legali
“Negli ultimi anni, in Italia, non abbiamo potuto consentire di venire a molti migranti legali perché ne avevamo troppi irregolari. Le organizzazioni criminali vogliono decidere loro chi ha diritto di entrare nel nostro Paese e chi no”, ha detto la premier intervenendo al Trans-Mediterranean Migration Forum (Tmmf)

17/07/2024 14:59

“I migranti illegali sono nemici di quelli legali” ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo al Trans-Mediterranean Migration Forum (Tmmf), conferenza sulla lotta alle migrazioni illegali organizzata in Libia dal governo di unità nazionale (Gun) del primo ministro Abdulhamid Dabaiba. “Negli ultimi anni, in Italia, non abbiamo potuto consentire di venire a molti migranti legali perché ne avevamo troppi irregolari. Le organizzazioni criminali vogliono decidere loro chi ha diritto di entrare nel nostro Paese e chi no. Il mio governo ha varato decreti flussi per tre anni, ampliando le quote, anche e soprattutto per le nazioni che ci aiutano a combattere contro i trafficanti di esseri umani”. Meloni e il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, sono in Libia per partecipare al Tmff ed è stato proprio il capo del governo provvisorio libico ad accogliere la presidente del Consiglio al suo arrivo in aeroporto, per poi spostarsi all'hotel Rixos di Tripoli, luogo scelto per la conferenza.

“Penso che tutti vedano che per questo governo italiano il Mediterraneo è una priorità, e non ci può esser il Mediterraneo senza Italia e Libia insieme. Questa è anche la ragione per cui in questi due anni abbiamo migliorato molto la cooperazione su vari fronti” ha proseguito la premier. “Le sfide di questo tempo non possono essere affrontate da soli, inclusa quella delle migrazioni. Vedo qui molti amici, il primo ministro di Malta, quello della Tunisia, il commissario Schinas, tutte persone che cercano di lavorare insieme sul tema delle migrazioni” ha aggiunto Meloni, ricordando che “per affrontarlo seriamente dobbiamo avere un approccio a 360 gradi. L'Italia sta lavorando molto su questo, soprattutto a livello multilaterale”. Per Meloni, la prima linea di intervento “è la lotta al traffico di esseri umani: l'Onu ci dice che oggi è uno dei più potenti traffici criminali nel mondo. C'è gente che fa tantissimi soldi usando la disperazione dei fragili, e non possiamo consentirlo. Queste organizzazioni stanno diventando potenti, ma se ne fregano dei diritti umani”.

Dabaiba ha ricevuto ieri sera anche il premier maltese, Robert Abela, e la delegazione che lo accompagna. Le due parti hanno avuto un incontro allargato, alla presenza di numerosi ministri e funzionari, in cui si è discusso di dare seguito al dossier sulla cooperazione nella lotta all'immigrazione clandestina, sullo scambio di prigionieri di cittadini dei due Paesi, sulla cooperazione nel settore della lotta al terrorismo, oltre al dossier sull'energia e sugli investimenti.

Le due parti hanno firmato il rinnovo del Memorandum d'intesa tra i due governi nel campo della lotta all'immigrazione clandestina. Hanno inoltre concordato di accelerare lo svolgimento della riunione della 28esima sessione del Comitato misto libico-maltese, guidato dai ministri degli Esteri dei due Paesi, con l'obiettivo di attivare memorandum d'intesa e accordi di cooperazione in vari campi, e sviluppare il quadro giuridico appropriato.

Insieme all'Italia, anche Malta è uno degli ospiti più importanti del Forum di oggi a Tripoli, che si prefigge di essere una “seria piattaforma di discussione per creare un quadro pratico e strategico che garantisca il raggiungimento dello sviluppo nei Paesi africani per ridurre il fenomeno migratorio” ha scritto ieri su Facebook il governo libico. Il Forum, ha spiegato il capo del governo Dabaiba, avrà “un'ampia partecipazione a livello presidenziale e ministeriale dei Paesi dell'Africa Sahel-Sahariana insieme ai loro omologhi in Europa”.