Sono gli angeli della semplificazione. Termine coniato dall'assessore alla Delegificazione della Regione Piemonte, Roberto Rosso. Saranno loro, 50 giovani laureati, a dimezzare le leggi e a snellire le pratiche burocratiche nei Comuni, nelle categorie produttive e negli ordini professionali. Secondo Rosso, «un atto rivoluzionario». L'assessore piemontese, esponente della giunta di centrodestra del governatore Alberto Cirio, punta sulla digitalizzazione per sostituire la carta con un archivio telematico. Altro dossier imminente: l'eliminazione della metà delle attuali 902 norme vigenti in Regione. «Stiamo per creare un blocco di 50 persone che operino in tutto il Piemonte come angeli della semplificazione», ha spiegato Rosso.
«Questo significa creare le condizioni per cui dei giovani laureati, con master o dottorato di ricerca, possano lavorare per semplificare il mondo burocratico. Se ci saremo riusciti, una parte di questi ragazzi sarà assunta. E riusciremo a cambiare l'attuale sistema, nel quale, purtroppo, il processo di digitalizzazione è fasullo, perché la maggior parte dei Comuni non sono in grado di farlo». «Una quota di questi giovani», ha proseguito l'assessore, «pensiamo di ottenerla dal riassorbimento dei funzionari delle Province, ma la gran parte arriverà da corsi di formazione specifici che lanceremo con le due università del Piemonte e col Politecnico. Presto una delibera stabilirà modi e regole per attivare il processo. Pensiamo di chiudere l'operazione entro un paio di mesi».
La lotta alla burocrazia è un punto cardine del programma della giunta Cirio. Che, alla fine di settembre, ha approvato «una legge per togliere le leggi». «Nella settimana in cui cadono i nostri primi 100 giorni di lavoro», ha sottolineato Cirio, eletto lo scorso maggio col sostegno di Lega, Forza Italia e FdI, «approviamo il primo disegno di legge della nostra giunta, che ha come obiettivo quello di alleggerire l'impianto normativo della Regione». «Il Piemonte ha oltre mille leggi e regolamenti. Uno dei tre pilastri del nostro Piano per la competitività è semplificare. Governare significa innanzitutto neutralizzare il più possibile la burocrazia, che inchioda lo sviluppo e rappresenta il primo ostacolo con cui cittadini, enti locali e aziende si scontrano ogni giorno. È la prima volta che nel nostro paese si adotta un testo normativo di questo genere».
Rosso, nel frattempo, è al lavoro per trovare i 50 angeli della semplificazione. «La Regione», ha detto ancora l'assessore allo Spiffero, «dice in modo esplicito che non si possono più fare nuove leggi senza cancellare le precedenti, quindi ne bloccheremo il numero. Abbiamo creato un grande tavolo diviso in quattro macro settori: attività produttive, edilizia, sanità e agricoltura, in modo che professionisti, imprese e cittadini contribuiscano con noi alla stesura delle norme. Vogliamo fare in modo che pubblico e privato possano collaborare».
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