Il crowdfunding in aiuto del superbonus
Il crowdfunding in aiuto del superbonus
Ieri è iniziata la prima campagna di crowdfunding di uno dei progetti di riqualificazione energetica residenziale prevista dal decreto Rilancio, che si concluderà il 22 ottobre

di Elisa Del Pup 16/09/2020 08:07

Il superbonus attrae il crowdfunding e diventa accessibile a tutti. È l'effetto dei primi investimenti finanziari sui progetti edilizi mossi da ecobonus, sismabonus e superbonus 110%, promossi da Ener2Crowd.com, una piattaforma italiana di lending crowdfunding energetico che sostiene la società Ecobonus in rete srl, «una neonata rti di imprese guidate da Fenice Invest spa» pensata proprio allo scopo di sfruttare la normativa introdotta dal dl Rilancio. Ieri è iniziata la prima campagna di crowdfunding di uno dei progetti di riqualificazione energetica residenziale prevista dal decreto Rilancio, che si concluderà il 22 ottobre.

Oggetto dell'intervento saranno 30 ville situate in provincia di Forlì, Ravenna e Rimini, per un tetto complessivo di spese in conto capitale di 2.700.000. Per dare inizio ai lavori, i fornitori hanno richiesto un anticipo del 20% sul totale stimato dei costi di lavoro ed Ener2Crowd punta a raccogliere 200.000, limite massimo per l'overfunding, mentre i restanti 340.000 verranno finanziati attraverso prestiti dei soci. Il target minimo di raccolta online è quindi di 100.000 e massimo di 200.000 euro. Il tasso di rendimento annuo base è fissato al 4,5% con investimento minimo di 300 euro, mentre la durata del prestito è di 12 mesi, con rimborso rate a partire da gennaio 2021 e successivo scadenzario scaglionato ogni due mesi, fino al prossimo ottobre, quando dovrebbe avvenire anche la restituzione del capitale finale. Il contratto di finanziamento ha la forma del mutuo di scopo: Ecobonus in rete srl si obbliga ad utilizzare i fondi ricevuti dagli investitori esattamente come previsto nel progetto illustrato nell'offerta al pubblico e a non distoglierli per altre finalità. I lavori dovranno svolgersi nell'arco temporale che va dal mese prossimo a febbraio 2021, mentre il periodo di cessione del credito è compreso fra novembre e maggio.

In particolare, Ecobonus in rete srl richiede un finanziamento di massimo 200 mila euro che verranno utilizzati per pagare il 20% della fornitura del materiale necessario alla riqualificazione energetica degli immobili. Per farlo, gli interventi previsti sono quelli tipici riferiti al superbonus e variano dalla sostituzione degli infissi, all'installazione della caldaia ibrida all'impianto fotovoltaico. Il credito così generato verrà quindi, nella quasi totalità, ceduto alla stessa società, la quale, a sua volta, venderà tale credito a tre società distinte: 5 milioni alla Gorini Dario srl e Fenice Invest Spa; 2 milioni ai membri della rete a titolo parziale di pagamento; 13-15 milioni a società esterne alla rete, finanziarie e non finanziarie. Come si legge nel sito, «il proprietario degli immobili, al fine di non pagare l'intervento, cede la detrazione del 110% a lui spettante a chi ha svolto i lavori, in questo caso alla società Ecobonus in rete srl, la quale potrà vendere tale beneficio fiscale a diverse figure che ne necessiteranno (banche, utilities o altre società). Tale modello operativo permette al crowd di investire finanziando la quota di spese iniziali che il proponente sosterrà per avviare i lavori (materiali, pratiche, ingegneria, progettazione, etc)» secondo lo schema: lending crowdfunding (investitori online) - equity della società - prestito bancario a breve termine.

Secondo Niccolò Sovico, ceo di Ener2Crowd.com, «il nuovo Piano Marshall italiano è un circolo virtuoso, ma rispetto a cui è indispensabile assumere un atteggiamento pienamente responsabile e trasparente: il superbons 110% è un super-costo per lo stato, in quanto diretta riduzione del gettito. Si tratta di un beneficio pagato dalla collettività, a cui certo corrisponderà il versamento di altre tasse dovute al fatturato degli operatori, ma rispetto al quale ci sentiamo in dovere di dare agli italiani la possibilità di tramutarlo in un'opportunità personale, estremamente accessibile, alla portata di tutti perché le società proponenti accetteranno investimenti a partire da 300 euro». Per farlo, ci si deve registrare alla piattaforma Ener2Crowd.com: una volta iscritto, l'utente potrà visionare i documenti relativi ai vari progetti e aprire un portafoglio digitale da cui investire denaro. In meno di 24 ore, sono già stati raccolti 50 mila euro.

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