Il Consiglio di Stato stoppa il Liceo Made in Italy
Il Consiglio di Stato stoppa il Liceo Made in Italy
Evidenziate lacune procedurali. Dospeso il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento

di Redazione Roma 12/09/2024 13:12

La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato a seguito di alcune perplessità ha sospeso il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del Liceo Made in Italy. 

In via transitoria, il ministero dell'Istruzione aveva previsto anche la possibilità di costituire le classi prime su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano l'opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane, previo accordo tra l'ufficio scolastico regionale e la Regione, esclusivamente sulla base del quadro orario del piano degli studi per il primo biennio.

Il Consiglio di Stato ha posto in rilievo l'incompleta attuazione della procedura istruttoria perché il ministero non ha prodotto il preventivo parere della Conferenza unificata. Inoltre, la Sezione Consultiva ha espresso perplessità in relazione all'introduzione del nuovo regolamento relativo proprio all'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del liceo del Made in Italy e ha chiesto di rivedere la formulazione relativa al rapporto tra approfondimento e sviluppo di conoscenze e abilità. Dubbi anche in merito alla Fondazione "Imprese e competenze per il Made in Italy", incaricata di supportare il potenziamento e l'ampliamento dell'offerta formativa. Il Consiglio di Stato ha chiesto maggiore chiarezza sui significati di "potenziamento" e "ampliamento" e si è mostrato inoltre preoccupato sui costi di questo liceo, constatando che su questo punto nella relazione tecnica di accompagnamento non viene specificamente precisato che "tale disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". Alla luce di queste perplessità la Sezione, in attesa che l'Amministrazione acquisisca e trasmetta il preventivo parere della Conferenza unificata, ha intanto sospeso l'emissione del parere.

Le reazioni delle opposizioni

"Ecco cosa accade a fare le riforme di fretta, solo per inseguire un titolo di giornale: il liceo del Made in Italy dopo essere stato sonoramente bocciato dalle famiglie, viene bloccato dal Consiglio di Stato. L'ennesimo fallimento del governo Meloni". Lo dice Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd. "Il massimo organo della giustizia amministrativa, che esprime un parere obbligatorio e vincolante, ha espresso rilievi molto significativi che di fatto - osserva - smontano questa riforma nata male e realizzata peggio. In particolare, manca il preventivo parere della Conferenza Stato-Regioni e non sono previste le risorse necessarie".

"Il Consiglio di Stato blocca il Liceo del Made in Italy, voluto dalla Presidente Meloni, un provvedimento di bandiera che ha cercato di camuffare i tagli alla scuola e i provvedimenti autoritari dal sapore gentiliano come quelli sul voto di condotta e la reintroduzione del voto numerico nella scuola primaria" o afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.