Governo, si dimette Sangiuliano, al suo posto Alessandro Giuli
Governo, si dimette Sangiuliano, al suo posto Alessandro Giuli
Rimpasto immediato al ministero della cultura: Giorgia Meloni accoglie le dimissioni dell'ex direttore del Tg2 e npomina l’attuale presidente del Maxxi. Maria Rosaria Boccia aveva detto: "Il ministro è ricattato da qualcuno al quale ha dato agevolazioni". Il legale di Sangiuliano ha annunciato un esposto alla Procura

di Giampiero Di Santo 06/09/2024 17:05

IIl ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel pomeriggio  a palazzo Chigi, ha presentato alla premier Giorgia Meloni una lettera di , «dimissioni irrevocabili». Al suo posto è stato designato l’attuale presidente del Maxxi, Alessandro Giuli, che giurerà questa sera 6 agosto alle 19 al Quirinale. Meloni, che è stata ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per comunicare il cambiamento nella squadra di gopverno,  ha replicato alla lettera con 'un'altra missiva nella quale definisce Salgiuliano "un uomo capace e onesto" e lo ringrazia "per il lavoro svolto".  

Il titolare del dicastero di via del Collegio Romano,  dopo una giornata di voci, indiscrezioni, annunci di possibili indagini da parte della Corte dei Conti, dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice che sarebbe stata nominata consigliera del ministero per i Grandi Eventi, secondo la quale Sangiuliano sarebbe stato ricattato, ha deciso di scrivere la parola fine di una vicenda che cominciava davvero a essere imbarazzante per il governo e il paese.

Non è un caso che Meloni, non si sia presentata di persona questa mattina al G7 Parlamenti in corso di svolgimento a Verona, per affrontare il caso dal suo posto di comando. In mattinata la Corte dei Conti aveva fatto sapere , in modo a dire il vero non del tutto usuale, che «la vicenda Sangiiuliano-Boccia non è passata inosservata, si stanno facendo le valutazioni del caso». Le opposizioni avevano ribadito la richiesta di dimissioni del ministro, e nella serata di giovedì era stato a palazzo Chigi il vicepremier Antonio Tajani, che questa a mattina a Cernobbio per il Forum dello Studio Ambrosetti aveva commentato così le difficoltà di Sangiuliano e le domande su un  possibile passo indietro: «Pieno sostegno e piena solidarietà al presidente del Consiglio. Io non sono abituato a guardare nel buco della serratura, sarà il presidente del consiglio a dire quello che vorrà dire, se vorrà dirlo e ci riconosciamo in quello che ha già detto». Poche ore più tardi, la lettera di dimisisoni.