Fondi a chi lavora con l’Africa
Fondi a chi lavora con l’Africa
Contributi a fondo perduto fino al 20% degli investimenti. Lo ha reso noto Simest. Dotazione di 200 milioni, in attuazione del decreto infrastrutture. Si parte il 25 luglio

di di Bruno Pagamici  17/07/2024 02:00

Dal 25 luglio 2024 le imprese italiane che stabilmente sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano potranno richiedere alla Simest spa finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto fino a copertura del 20% degli investimenti.

È quanto ha reso noto la stessa società del gruppo Cassa depositi e prestiti con un comunicato nella Gazzetta Ufficiale n. 164 del 15 luglio 2024. Con una dotazione di 200 milioni di euro e in attuazione del “decreto Infrastrutture” (decreto legge n. 89 del 29 giugno 2024, articolo 10, commi da 1 a 4) il provvedimento dà il via libera all’intervento agevolato che punta a sostenere investimenti digitali, produttivi o commerciali, ma anche ecologici e di rafforzamento patrimoniale da parte di imprese interessate a sviluppare azioni concrete e di pronta attuazione con i Paesi africani. Oltre al finanziamento agevolato a valere sul Fondo rotativo 394/1981 è ammesso il cofinanziamento a fondo perduto (di cui alla legge 27/2020) fino al 10% del suddetto importo finanziato.

Misure premiali per quanto riguarda il contributo (fino al 20% dell’investimento) sono riservate alle proposte provenienti da imprese localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Imprese finanziabili

Possono accedere alla misura le imprese con sede legale in Italia che, alternativamente:

a) hanno realizzato un fatturato estero non inferiore alla quota minima indicata dalla Simest;

- sono stabilmente presenti sul mercato africano, oppure

- hanno realizzato esportazioni verso i mercati africani o importazioni dai mercati africani in misura non inferiore alle soglie stabilite;

b) sono parte di una filiera produttiva a vocazione esportatrice e il cui fatturato deriva da comprovate operazioni di fornitura a beneficio di imprese che:

- sono stabilmente presenti sul mercato africano, oppure

- hanno realizzato esportazioni verso i mercati africani ovvero importazioni dai mercati africani.

Interventi cumulativi

È possibile chiedere più interventi agevolativi del Fondo 394, entro il limite di esposizione verso il Fondo 394 del 35% dei ricavi medi dell’ultimo biennio, ferma restando la verifica della disponibilità di plafond de minimis. Le progettualità e le spese finanziabili devono essere diverse. Resta inteso che devono essere rispettate tutte le condizioni di ammissibilità e che pertanto, tra l’altro, l’impresa:

- non deve risultare inadempiente ad altre obbligazioni assunte nei confronti della Simest in qualità di gestore di fondi pubblici e non deve comunque trovarsi in alcuna delle situazioni previste quale causa di revoca dell’intervento agevolativo;

- deve avere integralmente restituito gli importi oggetto di un provvedimento di revoca, totale o parziale, o di restituzione dei finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo 394/81 o di un cofinanziamento.

In caso di apertura di conto corrente dedicato online, per il buon esito dell’erogazione, sarà necessario che il conto sia attivo, come da precise indicazioni fornite dall’istituto bancario di riferimento (solitamente viene richiesto un bonifico a favore del nuovo conto al fine di attivazione).

Nel caso di gestione del programma tramite partecipata locale, le spese possono essere sostenute sia dall’impresa italiana richiedente il finanziamento, sia dalla società partecipata locale in misura proporzionale alla quota detenuta dall’impresa italiana.

È altresì possibile per la società partecipata locale rifatturare integralmente le spese sostenute all’impresa richiedente italiana.

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