Concordato preventivo: con la flat tax incrementale i forfettari gongolano. Grazie alle novità introdotte alla struttura del concordato preventivo, i soggetti in regime forfetario non avranno soltanto la possibilità di valutare un’adesione a consuntivo per l’anno 2024, ma otterranno anche uno sconto di tassazione sull’incremento di reddito proposto. Sconto sull’imposta sostitutiva che è pari al 5% per i contribuenti ordinari e del 2% per i soggetti che hanno avviato nuove attività per il primo quinquennio del forfait. Sull’incremento di reddito proposto per l’anno 2024 rispetto a quello dichiarato nel 2023, si pagherà infatti una sostitutiva del 10% (anziché del 15%) e del 3% (anziché del 5%) per le nuove attività. Sconti sulle imposte che si vanno a sommare al fatto che per questi soggetti il concordato preventivo biennale è, in sostanza, a consuntivo. Dovendo infatti decidere se accettare la proposta di concordato, valevole in via sperimentale per il solo anno 2024, entro il prossimo 31 ottobre, i forfettari avranno infatti una quasi assoluta certezza sul reddito effettivo che andranno a conseguire o che avranno già conseguito a tale data.
Giochi fatti o quasi
La scommessa con il fisco, per questa particolare tipologia di contribuenti, avverrà pertanto quando i giochi saranno già fatti o quasi. Una sorta di puntata sul risultato di una partita di calcio da effettuare non prima del fischio iniziale ma a pochi minuti dalla fine quando il punteggio potrebbe essere già consolidato. Difficile capire il motivo per il quale il legislatore abbia deciso di introdurre questo ulteriore vantaggio a tale categoria di contribuenti con l’introduzione del nuovo articolo 31-bis al dlgs n.13/2024 ad opera del c.d. decreto correttivo (dlgs n.108/2024). L’ultima relazione della Corte dei conti al bilancio annuale dello Stato aveva infatti segnalato l’abnorme crescita dei soggetti aderenti al regime forfettario e alle sacche di evasione che probabilmente si nascondono all’interno di esso. Dovute, in buona parte, alla mancanza di contrasto di interessi che tali contribuenti hanno nei confronti dei loro fornitori.
Come funziona la flat tax
A prescindere dalla volontà legislativa, vediamo come funziona la flat tax incrementale introdotta dal suddetto nuovo articolo 31-bis del dlgs n.13/2024.
In primo luogo, occorre evidenziare che assoggettare alla flat tax incrementale la parte di reddito d'impresa o di lavoro autonomo derivante dall'adesione al concordato, che risulta eccedente rispetto al corrispondente reddito dichiarato nel periodo d'imposta antecedente a quelli cui si riferisce la proposta, è una facoltà e non un obbligo.
La flat tax incrementale, precisa lo stesso articolo 31-bis, è anch’essa un’imposta sostitutiva delle imposte sul reddito, addizionali comprese.
In caso di rinnovo del concordato, non ancora previsto dal legislatore per questa categoria di contribuenti, si assume quale parametro di riferimento, per l'individuazione dell'eccedenza di reddito che può essere assoggettata a imposta sostitutiva, il reddito effettivo dichiarato nel periodo d'imposta antecedente a quelli di rinnovo.
Per quanto attiene al versamento della sostitutiva ridotta lo stesso deve essere effettuato entro il termine di versamento del saldo delle imposte sul reddito dovute per il periodo d'imposta in cui l'eccedenza si e' prodotta ovvero, per il primo anno di applicazione del concordato, il 2024. Tutto pronto, dunque, per l’ulteriore sconto ai forfettari che aderiranno al concordato preventivo per il periodo d’imposta 2024. La flat tax incrementale è un vantaggio aggiuntivo che dovrà essere attentamente valutato da questi contribuenti, in sede di adesione o meno al nuovo istituto di compliance fiscale.
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