Farmaceutico, Takeda investe altri 30 milioni sulle due sedi italiane
Farmaceutico, Takeda investe altri 30 milioni sulle due sedi italiane
La multinazionale giapponese del farmaco specializzata in prodotti salvavita ha annunciato oggi di aver incrementato il proprio investimento per il quinquennio 2020-2025 portandolo a 350 milioni complessivi, per rafforzare le due sedi operative di Rieti e Pisa, che danno lavoro a oltre 900 dipendenti. Inaugurata la nuova sede a Roma

di Roberto Miliacca 28/03/2024 15:21

Nuovi investimenti sull'Italia e nuova sede romana per il gruppo farmaceutico Takeda. Takeda Pharmaceutical, multinazionale giapponese del farmaco, specializzata in prodotti salvavita, in particolare immunoglobuline e albumina, ha annunciato oggi di aver incrementato il proprio investimento in Italia per il quinquennio 2020-2025 di 30 milioni di euro, portandolo a 350 milioni complessivi, per rafforzare le due sedi operative di Rieti e Pisa, che danno lavoro a oltre 900 dipendenti.

Takeda, che rappresenta la 13esima multinazionale nel ranking del settore, con oltre 50mila dipendenti, ha deciso di investire sull'Italia 30 milioni di risorse aggiuntive: 10 milioni saranno destinati a “digitalizzazione e automazione industriale”, con l’introduzione di “tecnologie che riducano al minimo gli errori”, con un rafforzamento delle operazioni paperless e per la minimizzazione di possibili rischi per i lavoratori, oltre che per incrementare la disponibilità di dati; altri 20 milioni andranno “sul fronte della sostenibilità”, con l’obiettivo di Takeda di raggiungere la completa decarbonizzazione entro il 2035. Con questo investimento, entro il 2025 si arriverà al 40% del target, ha assicurato Anna Maria Bencini, general manager di Takeda Italia, che ha presentato la nuova sede al quartiere Esquilino di Roma, al sindaco Roberto Gualtieri e all'ambasciatore giapponese Satoshi Suzuki, entrambi presenti all'inaugurazione. “Takeda è una grande azienda globale che ha più di 50mila dipendenti nel mondo”, ha detto Anna Maria Bencini.“Takeda ha assolutamente interesse a investire in paesi come l’Italia” che hanno “un sistema sanitario universalizzato” e “grandi talenti nella ricerca”. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presente alla conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza di avere un grande player globale come Takeda ad arricchire la filiera della sanitè e farmaceutica della capitale. Quella della sede di Takeda “è un’apertura che vediamo con favore, che segnala un momento di grande fermento anche per un’area come questa”. 

Gemmato (minSalute): quest'anno Italia prima in Europa con circa 50 miliardi in produzione in farmaceutica

All'inaugurazione della sede ha patrtecipato, con un messaggio, anche il sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato, che ha ricordato la centralità del settore farmaceutico per il paese. “Ho visitato di recente il sito produttivo di Rieti ed è stata per me un’esperienza formativa importante per la qualità e l’innovazione che vi ho trovato. Il polo industriale di Takeda e l’aumento degli investimenti comunicato oggi, sono l’ulteriore conferma della volontà dell’azienda di crescere ancora nel Paese, convinta del valore del suo tessuto produttivo e dei professionisti.", ha detto Gemmato. "Lo sforzo in innovazione e la nuova sede inaugurata oggi sono la testimonianza che l’Italia è ancora altamente attrattiva per le aziende globali. Quest’anno siamo stati i primi in Europa con circa 50 miliardi in produzione in farmaceutica e con un 7,6% in più rispetto all’anno precedente. L’impegno massimo del Ministero che rappresento è quello di mettere in campo tutte le forze necessarie per attirare sempre più investimenti dall’ industria farmaceutica mondiale”.

Il rafforzamento della presenza di Takeda si colloca all’interno di relazioni particolarmente forti tra Italia e Giappone. “Tra Italia e Giappone c’è un ottimo rapporto, soprattutto per quanto riguarda le relazioni di affari”, ha spiegato l’ambasciatore nipponico Satoshi Suzuki intervenuto all’inaugurazione della sede. “Attraverso anche la presenza di Takeda, mi auguro che, in questo momento così complicato che la comunità internazionale sta vivendo, si riesca a portare giovamento non solo ai nostri due paesi, ma anche a paesi terzi che soffrono, per esempio in Africa o in Ucraina”.