Europa, guerra, migrazioni. Orban dà spettacolo a Cernobbio
Europa, guerra, migrazioni. Orban dà spettacolo a Cernobbio
Il premier ungherese e presidente di turno dell'Ue: "Possibile e necessario un incontro tra Putin e Zelensky. Le migrazioni disintegrano la struttura europea, e chi non vuole seguire la politica di Bruxelles deve poter uscire. La nuova Commissione è come la vecchia, che ha fallito"

di Giampiero Di Santo 06/09/2024 13:52

Arriva a Cernobbio (Como), per il Forum dello studio Ambrosetti, ed è subito show per Viktor Orban, presidente di turno dell'Unione europea, primo ministro ungherese e grande amico della presidente del consiglio Giorgia Meloni, che definisce "la mia sorella cristiana". Uno show, si diceva, perchè Orban si è proposto come protagonistra della scena internazionale, con le sue indicazioni sulla necessità di un dialogo tra Russia e Ucraina per il cessate il fuoco e la sua dichiarata volontà di gettare le premesse perché l'Unione europea diventi un po' meno Europea, nel senso di meno ampia, e adotti il cosiddetto opt out, cioè un meccanismo di uscita per i paesi che non intendono accettare la politica europea sui migranti. 

Possibile e necessario un incontro tra Putin e Zelensky

La guerra tra Russia e Ucraina, prima di tutto. Orban, che aveva fatto molto discutere perchè senza mandato dei paesi dell'Ue, appena insediato come presidente di turno, aveva compiuto un viaggio a Mosca, Kiev e Pechino per trovare una soluzione diplomatica al conflitto che dura ormai dal 24 febbraio 2022. Quella missione di pace aveva scatenato polemiche e contrasti a Bruxelles e dintorni, senza però scalfire Orban,che oggi, 6 settembre, ha ribadito la sua ricatte per la pace. "Un incontro tra Putin e Zelensky è sicuramente possibile e necessario", ha dichiarato. "Kiev e Mosca non vogliono arrivare alla pace perché sono convinte che il tempo giochi a loro favore. Io penso che sia necessaria una missione di pace. C''è bisogno di dialogo con l'Ucraina, ma anche con la Russia. Se siamo in attesa di un piano di pace accettato e accettabile dalle due parti, non ci sarà mai la pace, perché il primo passo non è la pace, ma il cessate il fuoco", ha aggiunto.  "Sul cessate  il fuoco c'è un fraintendimento nell'opinione pubblica occidentale, secondo cui prima dovremmo fare un piano di pace, poi aprire un negoziato e poi attuare il cessate il fuoco. Ma non è così,  il mio punto è prima il cessate il fuoco, poi il dialogo e infine il piano di pace". 

Migrazioni e opt out per chi non ci sta

"La migrazione sta disintegrando sempre di più la struttura europea e sarebbe molto meglio concedere l'opt-out" ai paesi Ue che non vogliono seguire la politica comune, invece di forzarli a restare insieme", ha detto Orban. "C'è un problema serio in Italia e in molti Statii" che hanno "deciso di far entrare molti migranti e ora hanno difficoltà a gestire la convivenza", al contrario dell'Ungheria che non li ha "mai fatti entrare. Le decisioni dovrebbero appartenere alla sovranità nazionale". 

 

Proverò a dare una mano alla commissione Ue, ma...

"La precedente Commissione europea si è dimostrata fallimentare in termini di competitività dell'economia europea, immigrazione e stop alla guerra". Secondo il premier ungherese "oggi a Bruxelles hanno deciso di creare sostanzialmente la stessa Commissione, quindi anche se penso che le persone possono cambiare e fare meglio di prima, è molto difficile da credere. Proverò a supportare la commissione quanto più possibile, ma essendo un uomo razionale penso che abbiano ignorato il desiderio di cambiamento degli elettori. Lo stesso establishment è ancora lì a Bruxelles e non è una cosa buona".