Economia, Mattarella: abbattere il debito è una necessità ineludibile
Economia, Mattarella: abbattere il debito è una necessità ineludibile
"L'Italia paga gli interessi sul debito come Francia-Germania insieme. Il motivo, com’è noto, è il diverso tasso di interesse. Eppure l’Italia è un debitore onorabile", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo in collegamento all'apertura della 50esima edizione del Forum Ambrosetti di Cernobbio

di Redazione Roma 06/09/2024 12:47

Abbattere il debito pubblico monstre italiano, che ha raggiunto quota 3mila miliardi, è una «necessità ineludibile». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo in collegamento all'apertura della 50esima edizione del Forum Ambrosetti di Cernobbio. Il capo dello Stato ha ricordato che nonostante il debito, l'ìItalia resta un pagatore affidabile. Quello che impatta di più è il costo degli interessi sul debito. «Recenti studi hanno evidenziato come, nel 2023, a fronte di un debito accumulato dall’Italia per circa 2.863 miliardi di euro, e a un ammontare dei debiti di Francia e Germania che, sommati, valgono quasi il doppio, il nostro Paese ha pagato in interessi poco meno di quanto ne abbiano pagati insieme Germania e Francia. Il motivo, com’è noto, è il diverso tasso di interesse. Eppure l’Italia è un debitore onorabile", ha detto Mattarella, "con una storia trentennale di avanzi statali primari annui, con un debito pubblico cresciuto in larga misura, dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi".

"È evidente che molta strada rimane da fare per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che trascura temi come il rapporto debito pubblico/ricchezza finanziaria netta delle famiglie. Il termometro della percezione dei mercati sull’affidabilità di un Paese può rivelarsi, come appare da questo esempio, quanto meno opinabile. Una dimensione europea potrebbe restituire verità. Attenzione, il mio non è un invito a trascurare il debito: sono pienamente consapevole dell’esigenza ineludibile di abbatterlo. Si tratta di un invito a procedere su una strada che assuma con precisione i fondamentali dell’economia come criterio e, inoltre, di un invito a completare l’edificio finanziario europeo in maniera più rassicurante per tutti, ponendovi mano sollecitamente".

"Una domanda semplice: il vincolo esterno o piuttosto interno, come sarebbe più corretto dire, deriva dalle regole o dal debito? Merita una riflessione che interpella la situazione debitoria dei Paesi dell'Unione e sollecita a mettere a sistema, in termini fiscali ed economici, quanto oggi è affidata alla sola banca centrale europea". Il tema - ha aggiunto - non è puramente finanziario ma costituisce una questione civile, sociale e democratica, intersecando le questioni della libertà economica e dell'eguaglianza dei cittadini e della credibilità internazionale di uno Stato".

Mattarella: "No a spinte nostalgiche"


"Ci sono spinte nostalgiche, provocarono tragedie". Mattarella ha poi parlato anche della storia dell'Ue e dei pericoli di guardare al passato dimenticando gli aspetti negativi. "Nella pubblica opinione si riaffacciano, sono presenti, spinte che immaginano, senza motivo, un futuro frutto di nostalgie di un passato che ci ha riservato, invece, spesso, tragedie. Ciascuna generazione viene chiamata a combattere contro fantasmi che sperano nell'oblio per poter riemergere con vesti nuove". "Tocca alle forze della società civile, nella loro interezza essere consapevoli che difendere il quadro della civiltà in cui vivono, e che contribuiscono a definire, è compito che non soltanto li interessa ma li riguarda".
"La storia dell'integrazione europea, a partire dal dopoguerra, dalla Comunità per il carbone e l'acciaio, con la vitalità delle forze culturali, sociali, economiche dei diversi Paesi, sta a testimoniare come un quadro di libertà, giustizia sociale, aspirazione alla pace, esprima valori destinati a prevalere sui disvalori dell'egoismo, della contrapposizione, del razzismo, della violenza, dell'odio, della guerra. Con fermezza, con determinazione, proseguiamo su questa strada", ha aggiunto.