Stefano Delle Chiaie, accusato di concorso in strage nell’attentato di Bologna ma poi assolto con la formula allora in uso per ’"insufficienza di prove", esponente della destra radicale e della destra spiritualista in seno al Movimento Sociale Italiano e fondatore di Avanguardia Nazionale, è morto la notte scorsa all’ospedale Vannini di Roma. Nato a Caserta nel 1936 per anni, pur di sfuggire alla giustizia italiana, ha vissuto da latitante fino a quando il 27 marzo del 1997 a Caracas non venne catturato dalla polizia italiana. Il suo nome, oltre che alla strage di Bologna, era stato associato anche al tentato golpe Borghese del 1970 e ad alcuni attentati ai treni.