Digital Markets Act, la Ue apre indagine contro Alphabet, Apple e Meta
Digital Markets Act, la Ue apre indagine contro Alphabet, Apple e Meta
La Commissionesospetta che le misure messe in atto da questi gatekeeper non siano in grado di garantire l'effettivo rispetto degli obblighi previsti dal Dma

25/03/2024 11:53

La Commissione europea ha avviato indagini per non conformità ai sensi del Digital Markets Act (Dma) sulle norme di Alphabet relative al controllo di Google Play e sull'auto-preferenziazione su Google Search, sulle norme di Apple relative al pilotaggio dell'App Store e sulla schermata di scelta per Safari e al modello "paga o dai il consenso" di Meta. La Commissione, si legge in una nota, sospetta che le misure messe in atto da questi gatekeeper non siano in grado di garantire l'effettivo rispetto degli obblighi previsti dal Dma.  L'organismo Ue ha avviato inoltre indagini relative alla nuova struttura tariffaria di Apple per gli app store alternativi e alle pratiche di classificazione di Amazon sulla sua piattaforma. Infine, la Commissione ha ordinato ai gatekeeper di conservare determinati documenti per monitorare l’effettiva attuazione e il rispetto dei loro obblighi.

Vestager: le indagini dimostrano che prendiamo Dma davvero sul serio

Oggi (25 marzo 2024, ndr) la Commissione ha deciso di aprire le sue prime indagini di non conformità al Digital Markets Act. Sono in totale cinque. La decisione arriva a distanza di sole due settimane dalla scadenza del termine di implementazione e mostra che la compliance al Dma è qualcosa che prendiamo veramente sul serio. Le nostre cinque inchieste riguardano Alphabet, Apple e Meta".  Lo ha dichiarato la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue con delega alla Concorrenza, Margrethe Vestager, in conferenza stampa, puntualizzando che "questo non vuol dire che supportiamo la condotta messa in atto dagli altri gatekeeper che non sono, o non sono ancora, oggetto di indagine. Continueremo a usare tutti i mezzi a nostra disposizione nel caso in cui un gatekeeper tentasse di eludere o indebolire gli obblighi previsti dal Dma".